• Luglio 3, 2020
di Ufficio stampa

Mobilità sostenibile

Granelli: Parlamento riprenda emendamenti Anci al Dl Rilancio su ciclabilità urbana

L’assessore alla mobilità di Milano: “Siamo sorpresi: pochi giorni fa il MIT ha presentato in Conferenza Unificata un decreto da circa 137 milioni per i Comuni proprio per la ciclabilità veloce, per poi vedere in sede parlamentare bloccate le innovazioni delle regole”
Granelli: Parlamento riprenda emendamenti Anci al Dl Rilancio su ciclabilità urbana

“Siamo stupiti e preoccupati del fatto che i lavori parlamentari relativi all’art. 229 del Dl Rilancio non stanno andando nella direzione giusta. Si auspicava una importante presa di posizione in favore di una mobilità realmente sostenibile, con interventi normativi attesi da anni nei confronti della mobilità ciclabile, che garantissero maggiore diffusione e soprattutto maggiore sicurezza ai fruitori delle due ruote nelle nostre città”. Lo afferma Marco Granelli assessore alla mobilità di Milano auspicando per conto dell’Associazione la ripresa degli emendamenti all’art. 229 del DL Rilancio presentati dall’Associazione sulla ciclabilità urbana.
“I Comuni italiani hanno già operato investimenti importanti in tal senso ed ora si attendono un impegno adeguato dal legislatore. Sono in corso di realizzazione opere con proprie risorse e con quanto le amministrazioni hanno a disposizione, fino a quando non saranno fruibili le prime risorse previste dal Ministero delle Infrastrutture. Per questo non si comprende la difficoltà e la resistenza quando la ciclabilità è in grado di risolvere al tempo stesso criticità di sicurezza pubblica, ambientale, di organizzazione della città. La salute e la sicurezza dei cittadini – afferma l’assessore alla mobilità di Milano – sono prioritarie in questo momento e le modifiche che aspettiamo sono una risposta seria, immediata e senza oneri per il Governo.
“Rimaniamo sorpresi che pochi giorni fa il MIT quindi il Governo ha presentato in Conferenza Unificata un decreto da circa 137 milioni per i Comuni proprio per la ciclabilità veloce, per poi vedere in sede parlamentare bloccate le innovazioni delle regole. La burocrazia attuale non consente di spendere le risorse messe in campo da Governo e Comuni”, conclude Granelli.

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