• Ottobre 25, 2013
di anci_admin

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#Anci2013 – Federalismo demaniale – Reggi (Fpc): “Bene aperture di Baretta, rimossi molti ostacoli che frenavano i Comuni”

FIRENZE - “Abbiamo trovato una grande disponibilità da parte del  sottosegretario ...

FIRENZE – “Abbiamo trovato una grande disponibilità da parte del  sottosegretario Baretta, che ancorché impegnato nella stesura della legge di  stabilità, ha dato importanti risposte ai dubbi dei Comuni interessati al federalismo demaniale. Grazie al suo intervento possiamo dire di aver quasi completamente ridosso gli ostacoli ‘finanziari’ che rischiavano di frenare il decollo del percorso di trasferimento dei beni”. Così Roberto Reggi, presidente della Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci, commenta le aperture del Mef sui temi sollevati dall’Anci.
Si tratta nello specifico di tre questioni:  la durata del taglio dei trasferimenti statali in caso di trasferimento dei beni  statali; la questione delle risorse da destinare alla riduzione del  debito  statale; e quella della definizione delle risorse nette cui applicare la percentuale di riduzione finanziaria per il contenimento del debito. Tutti i punti per i quali il sottosegretario ha sposato le  interpretazioni dei Comuni, dicendosi pronto a formalizzarle una volta individuate le necessarie compatibilità finanziarie.
Intervenendo ad un convegno organizzato da Anci e Fpc nell’ambito della XXX assemblea Anci, Reggi ha fatto un ampio excursurs sull’andamento delle richieste di beni avanzate dai Comuni, soffermandosi su due criticità.  Innanzitutto la campagna di comunicazione che, “sia da parte del governo che dell’Agenzia del Demanio, non è stata molto efficace”. “I Comuni hanno ricevuto poche notizie sulle opportunità del trasferimento dei beni, e su questo aspetto abbiamo cercato di ovviare con il nostro tour informativo che ci ha permesso di incontrare più di 450 Comuni in 10 Regioni”, ha precisato il presidente di Fpc.
Inoltre, la procedura telematica messa a punto dal Demanio si è rivelata complicata “per l’utilizzo delle password già usate dal sistema Punto Fisco. Per questo – ha ricordato Reggi – ci siamo attivati per ottenere chiavi di accesso dedicate al tema del federalismo, ma senza ricevere finora riscontro”.
In ogni caso è importante che passi il messaggio che non esistono vincoli particolare sui beni statali oggetto di trasferimento, visto che le liste diffuse dal Demanio non sono né esaustive nè tassative. Per questo – conclude Reggi – e’ opportuno che i Comuni facciano comunque richiesta dei beni immobili presenti sul territorio per i quali immaginano un adeguato percorso di valorizzazione, sarà poi il Demanio a decidere, sulla base della norma, se dare corso positivo o meno a tale richiesta”. E su questo versante la Fondazione Patrimonio e’ pronta a sostenere i Comuni sia nella fase di richiesta dei beni immobili, che in quella successiva della loro valorizzazione, anche attraverso lo strumento del Fondo rotativo. (gp)