- Ottobre 22, 2013
Notizie
Trasporti – Galdi: “Nuove tecnologie, costi standard, rapporti con le Regioni: ultima chiamata per il rilancio del Tpl”
“Non ci sono ulteriori opzioni: il settore del trasporto pubblico locale può essere ril...“Non ci sono ulteriori opzioni: il settore del trasporto pubblico locale può essere rilanciato solo con un deciso sostegno all’innovazione tecnologica, accompagnato dall’adozione dei costi standard e dalla definizione di un rapporto maggiormente negoziale con le Regioni”. Lo afferma Antonella Galdi, responsabile dell’Area ambiente, Cultura e Innovazione dell’Anci, nel corso del convegno organizzato dalla Fondazione Glocus dal titolo “Trasporti 2.0 l’innovazione per migliorare l’efficienza del trasporto delle merci e delle persone”.
Galdi ribadisce che “i Comuni sono pronti a mettersi in gioco e raccogliere la sfida dei costi standard anche nell’ambito del trasporto pubblico locale, per innestare un percorso virtuoso di efficienza. Ma non bisogna dimenticare che si tratterebbe in alcuni casi di fare scelte dolorose e difficili, che necessitano di misure di accompagnamento a livello centrale, a partire dagli ammortizzatori sociali”.
Auspicando poi che “le prime misure economica per il rinnovo del parco mezzi contenute nella Legge di Stabilità siano confermate e incrementate”, Galdi sottolinea “il rapporto complicato con il sistema regionale, attraverso il quale transitano le risorse per il trasporto pubblico locale: non sono chiare la distribuzione delle risorse e la loro ripartizione, e soprattutto questi fondi vengono troppo spesso in parte dirottati verso altri settori diversi da quello del trasporto pubblico locale. La grande difficoltà di negoziazione con le Regioni d’altronde – aggiunge – è uno dei problemi che impedisce che nella distribuzione di quei fondi sia data la giusta importanza alle esigenze delle aree metropolitane”.
Infine il tema dell’Intelligent transport system: “L’Utilizzo delle nuove tecnologie in termini di efficientamento del settore è la chiave che dobbiamo avere in mente. Ce lo dice anche l’Unione Europea, che individua le priorità per lo sviluppo e di utilizzo dei Fondi strutturali proprio in quei settori che promuovono e sostengono l’innovazione tecnologica, a partire dalle smart cities”. (mv)