• Ottobre 10, 2013
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

L.Stabilita’ – Fassino, bene avvio Conferenza Permanente Finanza Pubblica

 Apprezzamento per l’insediamento della Conferenza permanente per il Coordinamento della ...

 Apprezzamento per l’insediamento della Conferenza permanente per il Coordinamento della finanza pubblica e’ stato espresso oggi dal Presidente dell’ANCI Piero Fassino al termine della sua prima riunione, al Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie.
‘’Nel corso di questa prima riunione – ha spiegato – abbiamo avviato il confronto su una serie di temi fondamentali per la vita delle amministrazioni comunali, a partire dalla individuazione dei criteri cui dovrebbe ispirarsi la nuova service tax e dal come si intende flessibilizzare il patto di stabilita’’’.
‘’Come ANCI, ma queste stesse posizioni sono state espresse dalle Regioni e dalle Province – aggiunge – abbiamo ribadito come sia necessario da ora in avanti che ogni provvedimento sia figlio di una condivisione e concertazione preventiva, lasciandoci definitivamente alle spalle un metodo per cui prima il Governo decretava e poi con noi si discuteva del come correggere le decisioni assunte. Condividere e concertare fin dall’inizio consente di prendere i provvedimenti con maggiore cognizione di causa e garantire poi una maggiore efficacia nella loro attuazione’’.
Per quello che ci riguarda, in tema di finanza locale, abbiamo ribadito i seguenti punti: 1) per noi e’ questione assolutamente irrinunciabile che nel 2014 non ci siano ulteriori tagli di trasferimenti nelle risorse che lo Stato mette a disposizione dei Comuni. Questo perche’ veniamo da 12 anni di continui tagli (fino al decreto di ieri sera) e siamo giunti ad un punto limite oltre il quale la riduzione delle risorse a disposizione dei Comuni mette in discussione la possibilita’ di erogare fondamentali servizi ai nostri cittadini. Riteniamo quindi che cio’ che e’ stato erogato nel 2013 debba essere la base di partenza nella definizione dei flussi finanziari tra Stato e Comuni; 2) per cio’ che riguarda il Patto di stabilita’ ribadiamo l’assoluta necessita’ di allentarlo nella duplice direzione di superarne l’applicazione per i Comuni con meno di 5.000 abitanti e di allentarlo in termini orizzontali, ovvero che si riduca l’ammontare globale che viene richiesto con il Patto di stabilita’ ai Comuni (quest’anno 4 miliardi e mezzo), riducendolo di una quantita’ che dobbiamo convenire consentendo cosi’ ad ogni Comune di avere maggiori spazi per le sue politiche di investimento; 3) per cio’ che riguarda la service tax ribadiamo che occorre sia ispirata a criteri di equita’ fiscale e che sia sostenibile da persone, famiglie e imprese: il che significa che vanno congegnati meccanismi  finanziari che consentano di essere certi – ha concluso il Presidente ANCI – che la service tax offrira’ ai contribuenti un vantaggio fiscale rispetto alla somma di Imu e Tares’’. (mt/mb)