• Ottobre 10, 2013
di anci_admin

Archivio Primo Piano

Pighi: “Aggiornare legge a cambiamenti fenomeno migratorio”

“La tragedia di Lampedusa e prima ancora le raccomandazioni dell’ONU attraverso UNHCR ev...
Pighi: “Aggiornare legge a cambiamenti fenomeno migratorio”

“La tragedia di Lampedusa e prima ancora le raccomandazioni dell’ONU attraverso UNHCR evidenziano la necessità di rendere sempre più cogente il principio fondamentale, alla base del trattato istitutivo dell’UE, della protezione per chi si allontana dal proprio Paese perché esposto al rischio di condizioni e trattamenti inumani e degradanti e del riconoscimento agli stranieri che soggiornano legalmente, ai rifugiati ed ai richiedenti asilo, il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale, conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni e prassi nazionali’’. E’ quanto dichiara Giorgio Pighi, sindaco di Modena e Delegato ANCI alla sicurezza e all’immigrazione. 
“Occorrono risorse e soprattutto una buona legge – aggiunge – e l’ANCI, fortemente impegnata sulle politiche per l’accoglienza, invita il Parlamento a muoversi sul tema dei richiedenti asilo con assoluta priorità valorizzando esclusivamente il merito dei problemi’’.
‘’A quindici anni dalla legge Turco Napolitano (1998) e ad undici anni dalle modifiche apportate dalla legge Bossi Fini (2002) – sottolinea Pighi – il fenomeno migratorio è profondamente cambiato. Oggi la crisi economica fa si che ad arrivare siano soprattutto coloro che fuggono dalla guerra, è per questo che oggi più che mai è necessario adottare un approccio  orientato ai diritti umani in grado di disciplinare il percorso migratorio in Italia: dall’intercettazione in mare, all’arrivo, all’accoglienza, alla definizione di strategie di inclusione sostenibile’’.
‘’Va in questa direzione – rileva – l’importante ampliamento dei posti di accoglienza del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati gestito dai Comuni, che passa da 3mila a 16mila posti. Un numero che permette davvero di parlare di ‘Sistema Unico’ sostenibile perché basato su una rete capillare e diffusa in grado di contribuire al decongestionamento in tempi brevi delle aree di sbarco e quindi al miglioramento delle condizioni di accoglienza’’. 
‘’Cambiare la legge sull’immigrazione dopo 11 anni – conclude il Delegato ANCI – non deve essere un tabu’ e, ovviamente, nemmeno un totem. E’ soltanto una necessità impellente per tutti coloro che hanno diritto ad essere tutelati e accolti, oltre che per l’Europa e per il Paese e, in particolare, per i Comuni che sono in grave difficoltà in mancanza di strumenti per rispondere alle nuove esigenze dei rifugiati e dei minori stranieri non accompagnati’’. (mt/dip)