- Gennaio 6, 2020
Speciale - Città che legge
Una mappa della città che legge per una narrazione condivisa. L’esperienza di Fano
Protagonista del racconto di oggi è la città di Fano. Il progetto vuole sostenere a un lato i lettori e dall'altro indagare e conoscere meglio le abitudini di lettura e non per progettare insieme un vero e proprio "sistema lettura". Il sindaco Massimo Seri ci racconta l'impegno della città
Fano, terza città delle Marche, oltre sessantamila abitanti. Fano è nella lista “Città che legge“ dal 2017 e ha già ottenuto nello stesso anno un finanziamenro da CEPELL per “Crescere con le parole giuste”, un progetto che ha permesso di consolidare in città il legame tra scuola e biblioteca nella convinzione che la lettura è un prerequisito fondamentale per affrontare ogni sfida nella vita.
“Fano città che legge” è il secondo progetto a cui è stato assegnato un contributo da CEPELL che ha preso avvio a settembre del 2019 e terminerà a settembre 2020, anno delle celebrazioni dei trecento anni della Biblioteca Federiciana e dei dieci della Mediateca Montanari che insieme costituiscono il sistema bibliotecario urbano della città.
“Fano città che legge” nasce per intraprendere un percorso conoscitivo e partecipativo finalizzato a realizzare una mappa della città che legge e una narrazione condivisa facendo in modo che alla domanda “perché leggere” risponda l’intera comunità. L’intenzione è quella di riflettere insieme su questo valore e dare poi vita a un racconto collettivo che restituisca pensieri e volti dei cittadini protagonisti di questa avventura con la realizzazione della prima campagna promozionale di “Fano città che legge”.
Il progetto vuole da una parte sostenere i lettori e quanti lo stanno per diventare creando le condizioni più favorevoli per la lettura, dall‘altra indagare e conoscere meglio le abitudini di lettura e non lettura per progettare insieme un vero e proprio “sistema lettura”. La scuola, dalla prima infanzia alle superiori, è uno dei partner privilegiati.
Per raggiungere questi obiettivi si è investito nell’acquisto di libri per le biblioteche scolastiche e per piccole biblioteche nei condomini dei quartieri della città, in corsi di formazione per volontari lettori Nati per Leggere e per “mentori della lettura” e nella realizzazione di video reading utilizzando la Lingua Italiana dei Segni. In questo modo il sistema lettura della città di Fano si arricchirà di nuovi promotori della lettura, si aumenteranno le esperienze di lettura ad alta voce in città portando libri in luoghi in cui si è persa la dimensione della socialità o dove questa dimensione è più difficile da creare.
E mentre con nuove voci e nuovi libri si rinforzerà la promozione della lettura, attraverso focus group, questionari, concorsi di idee e incontri con personalità della Cultura verrà chiesto ai cittadini – giovani e meno giovani – che cos’è per loro la lettura. E per contribuire con riflessioni e sollecitazioni al dibattito che si tenterà di sviluppare in città verranno invitate personalità della Cultura
“Fano città che legge” lavorerà per far “fiorire” valori quali il bisogno di creare, la propensione a esplorare, la ricerca di lavori più appaganti, il desiderio di affrontare nuove sfide e di avere successo convinti che è in questa direzione che occorre investire: in una comunità sempre più competente e attenta a incrementare il numero dei lettori, a condivide i valori della lettura, a portarla in ogni sede facilitandone l‘incontro in ogni modo.
Il progetto “Città che legge” è promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact (www.cepell.it), in collaborazione con Anci.
(ph MEMO- Mediateca Montanari)
Guarda il video del sindaco di Fano, Massimo Seri