- Agosto 7, 2013
Federalismo demaniale
Federalismo demaniale – Italia Oggi, riparte la macchina organizzativa. I vincoli per il debito pubblico previsti dal Dl Fare
Lo Stato vuole ridurre il debito pubblico con gli immobili venduti dagli enti locali. Sia che si tra...Lo Stato vuole ridurre il debito pubblico con gli immobili venduti dagli enti locali. Sia che si tratti di cespiti trasferiti gratuitamente dal Demanio e successivamente alienati dalle amministrazioni locali, oppure di beni da sempre appartenenti al patrimonio comunale, una percentuale del ricavato andrà comunque ad abbattere il debito pubblico rimpinguando il Fondo per l’ammortamento dei titoli di stato. Se il bene è di origine demaniale, sarà destinato al Fondo il 25% del ricavato, mentre se l’immobile appartiene all’originario patrimonio immobiliare disponibile degli enti territoriali la fetta sarà pari al 10%. ‘Salvo che una percentuale uguale o maggiore non sia destinata per legge alla riduzione del debito’ dell’ente stesso. L’ulteriore sacrificio chiesto alle autonomie «in considerazione dell’eccezionalità della situazione economica e tenuto conto delle esigenze prioritarie di riduzione del debito pubblico» è contenuto in un emendamento del governo al decreto fare (dl n. 69/2013) approvato dalle commissioni affari costituzionali e bilancio del senato. La modifica è stata introdotta all’interno della norma (art. 56-bis) inserita nel passaggio a Montecitorio che dopo anni di stand-by fa ripartire la macchina organizzativa del federalismo demaniale. Così scrive, in un articolo a firma di Francesco Cerisano, il quotidiano Italia Oggi che ricorda come, dal prossimo 1° settembre il passaggio a titolo gratuito degli immobili dello stato a comuni, province e città metropolitane si rimetterà in moto. Da questa data e fino al 30 novembre gli enti locali interessati a mettere le mani sugli immobili dismessi dallo stato potranno farne richiesta all’Agenzia del demanio, indicando l’utilizzo che vorranno farne e le risorse a ciò destinate. (com/gp)