- Luglio 23, 2013
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Rifiuti – Bernocchi: “Tares sia disegnata per premiare cittadini virtuosi, governo si fermi ad ascoltare Comuni e imprese”
“Non ci piace l’attuale discussione sulla Tares, che prevedrebbe per l’ennesima vo...“Non ci piace l’attuale discussione sulla Tares, che prevedrebbe per l’ennesima volta un ribaltamento dei costi sui cittadini, ovvero l’esatto contrario di quello che l’Anci auspica. La nuova tassa o tariffa che andrà a sostituire la Tares deve essere disegnata, a nostro parere, con una valenza ambientale che premi i comportamenti virtuosi dei cittadini”. Lo afferma il delegato Anci all’Ambiente, Filippo Bernocchi, che questa mattina ha preso parte a “Tutti insieme per l’ambiente”, un convegno organizzato da Fise Assoambiente.
Esprimendo “vivo apprezzamento per la relazione introduttiva delle presidente di Assoambiente Monica Cerroni, che ha individuato esattamente le problematiche del settore”, Bernocchi ricorda che “i Comuni sono impegnati da anni, insieme con il sistema delle imprese pubbliche e private e col mondo sindacale, nel dare ordine e stabilità a un settore, quello dei rifiuti, che vale in tutto 9 miliardi, tutti pagati dai cittadini. Occorre però che in questo percorso il governo si assuma la responsabilità di fermarsi ad ascoltare gli attori principali di questo processo, ovvero i Comuni e le imprese”. Come? “Non con l’ennesima riforma del settore – precisa il delegato Anci – ma con atti concreti: occorre che l’esecutivo notifichi a Bruxelles la metodologia di calcolo per determinare il raggiungimento da parte dei Comuni dell’obiettivo del 50% di riciclo effettivo entro il 2020; occorre dare attuazione ai decreti attuativi della legge 152, che aspettiamo da 10 anni; occorre rendere più snelle le procedure per l’approvazione dei piani regionali e occorre, come già detto, una riforma della Tares che premi i comportamenti virtuosi”.
Pur confermando inoltre “l’importanza del rinnovo dell’accordo Anci-Conai, che ha consentito al sistema Italia di arrivare a percentuali di raccolta differenziata ottimali, con 9 Regioni al 50% di riciclo effettivo”, Bernocchi ricorda che “quell’accordo pesa per 300 milioni su un sistema di 9 miliardi, per cui non può essere la soluzione a tutti i problemi”.
Infine, il delegato Anci ricorda: “E’ ormai urgente la necessità di uniformare la legislazione italiana al quadro europeo: il doppio obiettivo di raccolta differenziata al 65% ed effettivo riciclo al 50% crea ai sindaci enormi problematiche e li sottopone a procedure penalizzanti. L’Europa chiede la soglia di 50% di riciclo effettivo, e su quello bisogna concentrarsi: ne avremmo tutti da guadagnare, a partire dall’ambiente”. (mv)