- Luglio 15, 2013
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Violenza donne – Rapporto Eures-Ansa, De Paulis: “Intervenire con misure economiche contro femminicidio”
“Le cifre riportate in questi giorni dai quotidiani sui frequenti omicidi contro le donne sono...“Le cifre riportate in questi giorni dai quotidiani sui frequenti omicidi contro le donne sono un altro campanello d’allarme, soprattutto perché non si tratta di incidenti isolati, ma di un fenomeno che purtroppo si manifesta con una frequenza che è impossibile tollerare”.
Parole della delegata Anci alle Pari opportunità, Alessia de Paulis, che commenta i numeri del Rapporto Eures-Ansa “L’omicidio volontario in Italia”, presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati e che comprende una sezione di approfondimento sul femminicidio.
Secondo il Rapporto, tra il 2000 e il 2012 i femminicidi sono stati oltre 2200, pari a una media di 171 l’anno. Come dire che viene uccisa una donna ogni due giorni. Considerando poi solo il 2013, sono state uccise fino a oggi 81 donne: nel 75% dei casi il delitto è compiuto in famiglia.
Secondo la ricerca, ogni 12 secondi una donna viene colpita da atti di violenza fisica, verbale o psicologica. Inoltre, ogni giorno circa cento donne denunciano di aver subìto minacce e 87 di aver subìto ingiurie. Dallo studio si rileva infine che quotidianamente 64 donne sono vittime di lesioni dolose, 19 di percosse, 14 di stalking e 10 di violenze sessuali.
“Dati che destano preoccupazione – aggiunge De Paulis – soprattutto se si pensa alla percentuale degli omicidi compiuti in famiglia, all’interno delle mura domestiche, cioè proprio in quegli spazi dove la donna dovrebbe sentirsi più difesa e protetta. La violenza contro le donne è un fenomeno che non deve essere vissuto in solitudine, non deve restare silenzioso, ma deve essere denunciato e non restare inascoltato”. La delegata ribadisce che “nonostante le politiche di contrasto alla violenza di genere, il fenomeno continua ad essere una emergenza nazionale. Per questo “bisogna intervenire da subito soprattutto a livello economico, assicurando il sostegno dei centri antiviolenza e garantendo un’equa distribuzione dei centri su tutto il territorio nazionale per offrire ospitalità, assistenza e protezione alle donne vittime di violenza e ai loro figli. L’auspicio – conclude De Paulis – è che tutte le donne possano vivere in sicurezza una vita libera dalla violenza”. (com/mv)