• Marzo 15, 2018
di anci_admin

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Municipi senza frontiere – Delegazione Anci incontra a Baghdad l’ambasciatore italiano in Iraq Pasquino

Alla vigilia dell’8 marzo, Giornata mondiale della donna, inaugurata a Milano dalla presentazi...

Alla vigilia dell’8 marzo, Giornata mondiale della donna, inaugurata a Milano dalla presentazione del Patto dei sindaci sulla parità di genere su proposta del Sindaco Sala, la delegazione Anci ha incontrato l’ambasciatore d’Italia in Iraq, Antonio Bruno Pasquino.
Fra i temi affrontati, grande importanza ha rivestito proprio quello sulle donne, in particolare in riferimento al ritorno degli IDPs nelle aree liberate dallo Stato Islamico. A ritornare sono infatti donne sole, vedove che si trovano ora nella rinnovata posizione di “capi famiglia”, con un ruolo non solo riproduttivo ma anche produttivo economicamente importante. 
Al femminile è dunque la storia che si sta riscrivendo in terra irachena, anche e soprattutto a livello istituzionale: donna è infatti la Sindaca di Baghdad, segno importante di una diversa sensibilità politica sulle questioni di gender nell’area. 
La nomina di Dhikra Alloush rappresenta infatti una significativa svolta di cambiamento sul piano della parità di genere in Iraq, dove, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, almeno un quarto della popolazione femminile è ancora analfabeta e solo il 14% della forza lavoro nazionale è costituito da donne.
Oltre a questo, nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche altri temi, in particolare quello del grande lavoro di sminamento che si sta realizzando nelle aree liberate dal controllo di IS, portato avanti dall’Agenzia delle Nazioni Unite per l’azione contro le mine – UNMAS. La bonifica di queste aree è infatti di fondamentale importanza per la ricostruzione di una società distrutta dall’avanzata delle milizie del Califfato. Una ricostruzione che interessa tutti gli aspetti della vita di un popolo uscito dalla guerra, che ad oggi registra più di 2 milioni di sfollati, da quelli quotidiani a quelli più squisitamente culturali e identitari come la ristrutturazione del Museo di Mosul, che conserva parte dell’inestimabile patrimonio della civiltà mesopotamica.(com/gp)