• Luglio 4, 2013
di anci_admin

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Made in Italy – Gentile: “Settori d’eccellenza a rischio, adottare politiche incentivanti”

“La perdita del patrimonio agroalimentare nazionale non è il solo campanello d’al...

“La perdita del patrimonio agroalimentare nazionale non è il solo campanello d’allarme: in tutti i settori di storica eccellenza, compresi quelli del tessile, della chimica e della meccanica, il rischio che corre oggi il Paese è la generale depauperazione. Depauperazione che è frutto di un circolo vizioso da interrompere: l’economia e i consumi rallentano, mentre all’estero i prodotti del made in Italy sono ancora al top. Da qui l’interesse delle multinazionali straniere, che però puntualmente tendono alla delocalizzazione, impoverendo ulteriormente l’economia dei territori”. Lo afferma il sindaco di Biella e promotore delle ‘città del made in Italy’, Donato Gentile, commentando i dati diffusi oggi da Coldiretti, secondo i quali circa 10 miliardi di fatturato dei marchi storici italiani dell’agroalimentare sono passati ormai in mani straniere.
La soluzione, secondo Gentile, “non può certo prescindere dal momento di generale crisi che il Paese sta attraversando. Ma questo non vuol dire – prosegue – che non si possano adottare politiche attive e incentivanti per mantenere i nostri marchi storici nelle mani degli imprenditori e dei territori italiani. L’azione politica in questo senso è determinante, altrimenti il rischio è quello – conclude – di massacrare la colonna vertebrale sulla quale si regge l’intera economia del Paese”. (mv)