- Maggio 10, 2013
Interviste
Imu – Cattaneo ad Avvenire: “L’imposta vada tutta ai Comuni, sospensione non sia un nuovo taglio delle risorse”
Pubblichiamo il testo dell’intervista che il presidente facente funzioni dell’Anci, Ales...Pubblichiamo il testo dell’intervista che il presidente facente funzioni dell’Anci, Alessandro Cattaneo, ha concesso al quotidiano Avvenire.
Alessandro Cattaneo, giovane sindaco di centrodestra di Pavia, è stato appena nominato presidente reggente dell’Anci sino al congresso di luglio. E il governo gli ha già servito la prima gatta da pelare: la sospensione della rata Imu di giugno sulla prima casa toglie dalle casse dei Comuni 2 miliardi.
Presidente, un bel grattacapo…
Sia chiaro, i sindaci non vogliono difendere l’Imu. Vogliamo solo la garanzia che la sospensione decisa dal governo non si traduca in un’ulteriore riduzione di risorse per i Comuni. Ormai non riusciamo nemmeno a coprire le buche nelle strade.
E il governo invece si è bloccato proprio sull’anticipo di cassa di 2 miliardi da destinare ai sindaci…
L’anticipo è l’unica strada sicura. Alcuni comuni, specie del Sud, rischiano il dissesto. Se il problema tecnico è questo, chiedo un incontro urgentissimo con il Tesoro.
Che cosa pensano i sindaci dell’abrogazione dell’Imu sulla prima casa?
I 4 miliardi di gettito annui non sono una cifra enorme. Credo che ci siano voci del bilancio pubblico ancora da aggredire, e sarebbe giusto, dopo anni in cui si sono tolte risorse solo alle autonomie.
Il premier pensa ad una complessiva revisione dell’imposta e del fisco comunale…
È una cornice nella quale ci trova collaborativi e propositivi. Se si tratta di riprendere la strada del federalismo fiscale, noi ci stiamo.
La vostra soluzione ideale?
Il punto di approdo potrebbe essere quello di riassegnare l’intero gettito Imu ai Comuni. Se io, come sindaco, avessi la possibilità di incassare l’intera imposta, probabilmente riuscirei ad esentare la prima casa recuperando risorse da altre tipologie di immobili. È una riforma nel segno dell’equità e a saldi invariati. E si ridurrebbero in modo drastico i trasferimenti statali ai Comuni.
Una revisione radicale…
Se c’è la volontà politica si chiude entro settembre. (com/gp)