- Novembre 16, 2017
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Infanzia – Chiofalo (ass. Pisa): “Servono politiche diffusive e pervasive come motore di innovazione del paese”
“La Commissione istruzione Anci ha agito sempre con un elevato livello di collaborazione nei l...“La Commissione istruzione Anci ha agito sempre con un elevato livello di collaborazione nei luoghi in cui è stata chiamata ad esprimersi, così come nell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza per l’elaborazione del quarto piano. Il nostro lavoro si è ispirato a quelle che potremmo definire le tre “C”, ovvero: centralità educativa, continuità educativa e importanza della cura”. Lo ha detto l’assessora alle politiche socio-educative e scolastiche del Comune di Pisa e componente dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza Anci Maria Luisa Chiofalo (di cui fanno parte anche le assessore Anna Maria Palmieri del Comune di Napoli e Angela Brandi del Comune di Trieste) nel corso del convegno “Progettare politiche per l’infanzia e l’adolescenza: un Paese a misura di bambino” che si è svolto questa mattina alla Camera. All’incontro, promosso dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza con il Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio, il Ministero del Lavoro e l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, sono intervenuti, tra gli altri, il ministro del lavoro Giuliano Poletti e la vice presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza Sandra Zampa.
“Nel corso della mattinata – ha proseguito Chiofalo – sono stati ripercorsi gli importanti passi in avanti fatti e il lavoro legislativo di questi ultimi anni: i relatori hanno concordato sul fatto che il 2017 sia stato un anno decisivo per il settore, soprattutto con la legge 0-6 e per la ripartizione delle attuali risorse”.
Ma per attuare efficaci politiche per l’infanzia è necessaria anche una “centralità educativa” – ha ribadito l’assessora – ovvero puntare su “una governance condivisa dei processi in maniera tale che tutti i settori, ad ogni livello di governo, lavorino insieme mettendo al centro delle proprie azioni una sorta di mainstreaming educativo, perché solo così si ha a disposizione un intero bilancio per raggiungere i nostri obiettivi”.
E’ quindi necessario un approccio olistico “perché non si tratta di politiche settoriali, ma al contrario, di politiche diffusive e pervasive: investire nelle politiche per l’infanzia e per l’adolescenza significa moltiplicare la capacità di innovazione e risoluzione dei problemi di un paese e contemporaneamente abbattere le spese sociali. Da un punto di vista economico, quindi, vuol dire diventare il motore del paese”.
Protagonisti della mattinata sono stati anche gli studenti delle scuole medie nell’ambito del programma Unicef G7 2017 che, assieme al presidente Unicef Italia Giacomo Guerra, hanno portato il loro punto di vista sugli ostacoli che limitano ancora oggi la concreta attuazione della Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. (ag)
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— Camera dei deputati (@Montecitorio) 16 novembre 2017