• Novembre 6, 2017
di anci_admin

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Dissesto territorio – Valentini a Sky: “Sindaci in prima linea su prevenzione ma servono sforzo culturale e decisioni rapide”. Guarda il video

“I sindaci si stanno dando molto da fare sia per rimediare agli errori di un passato in cui si...

“I sindaci si stanno dando molto da fare sia per rimediare agli errori di un passato in cui si è costruito troppo e male, che per sfornare interventi, anche superando il collo di bottiglia rappresentato dalle Regioni o da altre istituzioni come le Sovrintendenze. Rispetto al passato ci sono più soldi e si fanno più cose, ma il gap sulla prevenzione va ancora colmato”. Lo ha evidenziato Bruno Valentini, sindaco di Siena e delegato dell’Anci per la protezione civile, intervenendo a Sky Tg 24 sulla sicurezza dei territori dopo l’ondata di maltempo che ha interessato il nostro paese nelle ultime 48 ore.
“I primi cittadini – ha proseguito – superando le difficoltà legate ai vincoli di bilancio che ci costringono a volte a ricorrere a professionalità esterne, hanno messo in campo ogni sforzo possibile per intervenire, ad esempio, sull’emergenza frane. A dispetto dei ritardi da parte delle Regioni, legati alle preoccupazioni della spending review o a quelle di conciliare trasparenza e legalità con efficacia e velocità di esecuzione, i soldi messi a disposizione dallo Stato si riescono a spendere”, ha spiegato Valentini riferendosi in modo specifico alla Toscana.
D’altro canto il delegato Anci ha sottolineato come “i sindaci, consapevoli di essere i primi responsabili della Protezione civile sul territorio, stanno cercando di ‘tirare dalla giacchetta’ anche le altre istituzioni perché siano in pieno al nostro fianco”. Anche se a volte bisognerebbe “mettere da parte la logica del cerino acceso che lascia proprio ai sindaci le decisioni più scomode”, come accaduto con qualche ordinanza durante la fase di emergenza post terremoto.
In conclusione, Valentini ha sottolineato “sia l’attivismo dello Stato e delle Regioni che la disponibilità dei sindaci a lavorare in modo innovativo sul territorio, come dimostra l’esperienza dei consorzi di bonifica che intervengono in modo strutturale sugli alvei dei fiumi”.
Ma per chiudere veramente il cerchio della prevenzione “bisogna fare due sforzi culturali: da un lato coinvolgendo tutti i privati nelle attività di manutenzione del territorio”. Dall’altro“accelerando gli interventi da parte di alcune istituzioni come le Sovrintendenze che – ha concluso il sindaco di Siena – devono essere più rapide quando da un ponte e da una diga valutata di interesse culturale passa la sicurezza dei cittadini”. (gp)