• Aprile 29, 2013
di anci_admin

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Debiti P.A. – Il Sole24Ore, “Comuni virtuosi penalizzati, corsa a ostacoli su scadenze”

Venezia, Bari, Novara, Milano, Bologna, Brescia. Sono solo alcuni dei Comuni virtuosi, segnalati ogg...

Venezia, Bari, Novara, Milano, Bologna, Brescia. Sono solo alcuni dei Comuni virtuosi, segnalati oggi da un articolo del Sole24Ore, che potrebbero essere addirittura penalizzati se non interverranno modifiche al decreto per lo sblocco dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.
Il quotidiano di Confindustria punta il dito innanzitutto, come già sottolineato dall’Anci, sulla sindrome ansiogena causata dalle pesanti sanzioni per gli enti che non rispetteranno la tabella di marcia degli adempimenti burocratici per la richiesta dei fondi. Oggi scade ad esempio il termine per accreditarsi alla piattaforma online del Tesoro per la certificazione dei debiti, mentre entro domani dovranno essere segnalate, sempre al Tesoro, le richieste specifiche dei Comuni. Ebbene, i responsabili finanziari che non si accreditano in tempo, come prevede il decreto, si vedranno applicare una penalità di 100 euro per ogni giorno di ritardo, a cui si aggiunge il rischio di una decurtazione fino all’80% della retribuzione di risultato. Il tutto a fronte, dice il Sole24Ore, di “incertezze nelle regole e risposte non sempre puntuali in arrivo dalla piattaforma elettronica dell’Economia”.
Per non parlare poi della definizione poco chiara dei debiti “certi, liquidi ed esigibili”, e del danno che arriverà ai Comuni più puntuali nei pagamenti: “Avevamo già cominciato a pagare i fornitori – racconta il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni – e soltanto da gennaio abbiamo liquidato fatture per 130 milioni”. “Abbiamo un fondo cassa da 217 milioni – rincara la dose l’assessore al Bilancio del Comune di Bari, Giovanni Giannini – ma non abbiamo arretrati, per cui senza riforma del Patto questo decreto non ci serve a nulla. A Pavia, poi, il sindaco Alessandro Cattaneo, con 40 milioni in cassa e solo 100 mila euro di debiti, ha dovuto bloccare i lavori per 70 appartamenti di edilizia popolare: “Se il decreto potesse comprendere anche queste situazioni, libererei risorse che ho già e porterei a termine un’opera utilissima”. (mv)