• Settembre 28, 2017
di anci_admin

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Scuola – Oggi a Didacta giornata su valore educativo alimentazione, Giachi “Il cibo è strumento di costruzione cittadinanza”

“Sono solo 13 i bambini iscritti alle mense scolastiche del Comune (il più grande risto...

“Sono solo 13 i bambini iscritti alle mense scolastiche del Comune (il più grande ristorante della Toscana, in grado di garantire ogni giorno circa 23mila pasti) che mangiano il panino portato da casa. Dieci sono riscritti alla scuola primaria, due alla scuola secondaria di primo grado e uno alla scuola dell’infanzia”. Lo ha detto Cristina Giachi, vicesindaca e assessora all’educazione di Firenze e presidente commissione Istruzione dell’Anci intervenendo, questa mattina alla Fortezza Basso, all’iniziativa di Didacta dedicata alla sana alimentazione e al ruolo della scuola nella costruzione di una cultura del cibo. L’iniziativa è stata promossa e organizzata da Anci in collaborazione con Camst, CIR food ed Elior Ristorazione, player di servizi di ristorazione.
“L’Italia, sulle mense scolastiche, ha due velocità – ha sottolineato la vicesindaca – una ambirebbe ad avere il refettorio, l’altra ha la fortuna di averlo eppure qualcuno sceglie il fai da te”. 
La giornata di iniziative dedicate alla centralità educativa della scuola anche in ambito alimentare nasce dalla profonda consapevolezza di come questa sia il luogo in cui, più che in ogni altro, si formano e sviluppano opinioni, conoscenze e abitudini che determineranno in gran parte il ruolo dell’individuo adulto nella società. Ed è per questo che più di qualsiasi altra istituzione può aiutare a vivere in modo più sano e contribuire a far acquisire le conoscenze necessarie a evitare comportamenti a rischio, come il seguire un’alimentazione poco salutare. La giornata è cominciata con la tavola rotonda dal titolo ‘Il valore educativo della ristorazione’, tema intorno al quale si sono confrontati, oltre alla vicesindaca Giachi; Rosa De Pasquale, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur; Carlo Scarsciotti, presidente Oricon (Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione); Giuseppe Morino, pediatra dietologo ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma; Beatrice Barbieri, insegnante Progetto “FavolUga”; Giovanni Faedi, rappresentante del tavolo tecnico di Anci per la definizione e l’aggiornamento linee di indirizzo per la ristorazione.
“A Firenze – ha proseguito Giachi – abbiamo fatto un grande passo in avanti nella linea di prevenzione delle malattie metaboliche: non solo non mangiamo quello che fa male ma serviamo nelle nostre mense solo ciò che fa bene. Una risultato reso possibile seguendo i dettami della ricerca nutrizionistica più aggiornati e consultandoci con gli esperti”.
“Abbiano realizzato un menù molto mediterraneo e vario – ha ricordato – con molti cereali integrali, con una forte diminuzione delle proteine di provenienza animale. É stata realizzata una catena di diffusione delle buone pratiche alimentari incrociando anche il linguaggio dei più piccoli. Qui è stato importante il rapporto diretto con le loro famiglie attraverso la mediazione fondamentale degli insegnanti”.
“Ci siamo accorti che era importante fornire strumenti agli insegnanti – ha aggiunto la presidente della Commissione Anci – per poter affrontare il pasto come un vero e proprio momento educativo allo stare insieme, al formarsi di un gusto, all’apprezzamento della differenza. Laddove gli insegnanti avevano svolto un forte lavoro di mediazione, il menù ha funzionato molto meglio. Lo snodo della figura di riferimento rappresentato dall’insegnante è fondamentale: da qui anche la scelta di organizzare a Didacta una giornata sull’alimentazione”.
“Questo tema va affrontato – ha concluso Giachi – perché anche il cibo è uno strumento di costruzione di cittadinanza”. (com/fdm)