- Maggio 15, 2017
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Mense scolastiche – Paci (v. sindaco Parma): “Classifichiamo gli scarti del cibo per migliorare la qualità del servizio erogato”
PALERMO - “Un’azione su più fronti: da un lato per migliorare la qualità d...PALERMO – “Un’azione su più fronti: da un lato per migliorare la qualità del servizio mensa controllando in modo più efficace le ditte fornitrici; dall’altro per ridurre lo spreco partendo proprio da una quantificazione più puntuale degli scarti del cibo”. E’ questa la strategia messa in campo da Nicoletta Paci, vice sindaca e assessora alla Scuola e ai servizi educativi del Comune Parma, che ha portato la testimonianza della sua amministrazione sul tema della lotta per ridurre gli sprechi e trasmettere la cultura del rispetto del cibo.
Parlando al convegno promosso dall’Anci in corso di svolgimento al Palazzo delle Aquile, Paci ha evidenziato come a Parma “stiamo stringendo le maglie sulla qualità fornita dalle ditte che erogano i pasti. A questo scopo abbiamo adottato un software in parte rivolto alle commissioni mensa dei genitori che vanno per gli assaggi periodici ed in parte anche alle ditte. In questo modo – ha precisato – assicuriamo un controllo sia sulla qualità che sulla quantità di cibo erogato, che è uno dei problemi sollevati dai comitati, non sembrando talvolta essa corrispondente al dovuto”.
Parallelamente l’assessorato si è molto impegnato nella lotta gli sprechi “grazie ad un capillare lavoro di quantificazione e pesatura degli scarti per ogni pietanza, con una sperimentazione a turno su tutte le mense scolastiche. Un’attività che ci ha permesso – precisa Paci – anche di controllare in modo migliore la gradibilità dei pasti da parte degli studenti”.
E sempre loro i ragazzi sono stati coinvolti al massimo nella costruzione di una nuova cultura anti spreco. Anche “grazie ad un concorso denominato ‘Lo spreco da non alimentare’ in cui dovevano produrre dei manufatti, ricettari o video su questi tema. Il premio in denaro assegnato alla scuola – conclude Paci – è stato usato per progetti mirati, in un circolo virtuoso che abbiamo così alimentato”. (gp)