- Marzo 29, 2017
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Cultura – A Siena l’evento ‘Parole in Cammino’, Valentini: “Lingua e cultura straordinario biglietto da visita del Made in Italy”
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Prende il via a Siena dal 7 al 9 aprile “Parole in Cammino”, il primo Festival dell’italiano e delle lingue di Italia promosso dall’Università per Stranieri di Siena, dal Comune di Siena e dalla Regione Toscana. Una tre giorni di incontri, un centinaio di ospiti tra accademici, intellettuali, poeti, scrittori e giornalisti per tracciare l’evoluzione della lingua.
“E’ noto che l’Italia è la seconda meta turistica più desiderata ma non la più frequentata, lo dice spesso il ministro Franceschini, noi siamo quinti nel mondo. La cosa meno nota invece che la lingua italiana è la quarta, quinta al mondo per cui c’è più motivazione di studio”. Lo ha detto il sindaco di Siena Bruno Valentini che questa mattina in Anci ha presentato le iniziative nell’ambito del Festival “Parole in cammino”.
“Lingua e cultura italiana – ha proseguito il sindaco – sono uno straordinario biglietto da visita per il made in Italy che, oltre ai prodotti tradizionali come l’enogastronomia, la Ferrari, lo stile italiano, rappresentano un grande volano di penetrazione economica oltreché culturale negli altri mercati e nel resto del mondo. Va dunque valorizzato l’italiano e le lingue d’Italia, lo faremo in modo divertente in una tre giorni che si svolge nella città in vari palazzi e luoghi prestigiosi nel giro di 500 metri in modo che sia facilmente raggiungibile”.
Diversi saranno gli ospiti attesi come racconta Valentini: “Avremo diversi personaggi ospiti, da Mentana che verrà premiato per la coniazione del termine “webete”, alla maestra che ha inventato “petaloso” e anche gli autori dei blog Lercio e Spinoza”. Tra le iniziative in programma anche un contest realizzato in collaborazione TwLetteratura per tradurre e inventare parole da lanciare via Twitter (dall’account @ParoleInCammino, hashtag #Twittalaboratorio).
“Vorremmo reinterpretare una lingua antica – ha concluso il sindaco – che però è uno strumento moderno di comunicazione e di penetrazione del modello Italia nel mondo. E’ una iniziativa che facciamo assieme all’Università per stranieri, in controtendenza con il sistema universitario nazionale perché ha ormai da anni incrementi di iscritti, e con la Regione Toscana e il sistema universitario toscano che, oltre a Siena annovera anche Firenze e Pisa tra le sue eccellenze. Aspettiamo tanta gente a Siena perché crediamo nel turismo culturale, in persone che si muovono non solo per vedere ma anche per fare”. (ag)