- Gennaio 30, 2017
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Libri – Fuori squadra, la spoon river degli esclusi di Enzo Scandurra
In Fuori squadra - Castelvecchi pp. 118, euro 17,50 - Enzo Scandurra, ...In Fuori squadra – Castelvecchi pp. 118, euro 17,50 – Enzo Scandurra, professore di urbanistica alla Sapienza, ripercorre la sua biografia costruendo un libro frammentario, plurale, affascinante, mescolando diario, saggio, reportage, micronarrazione, etnologia urbana. Soprattutto mettendosi sempre dalla parte di chi resta ai margini, senza nome e senza potere, dei derelitti e dei perdenti. La sua è una Spoon river degli esclusi, di chi non ce la fa a tenere il passo della Storia, ma che della Storia forse rappresenta la verità ultima.
In fondo siamo tutti un po’ “fuori squadra”, mai del tutto adeguati ai ruoli sociali. Nella parte terza, “La città dentro di me”, ci offre la sua cartografia e percezione di Roma. Così si sfilano davanti agli occhi l’Eur dall’erba alta dell’infanzia, l’aereoporto di Centocelle con i buchi nella rete metallica dove si sporgeva, l’Acqua Bullicante oltre la quale si aprono prati e fosse, marane e canneti, nel vano tentativo di trovare l’anima della città eterna, sempre mutevole e sfuggente, forse racchiusa nelle incisioni di Piranesi. Con un confine ben definito rappresentato per lui da Piazza Galeria, e un altro confine ancora, più simbolico e misterioso, che si incarna in piazza Druso, oltre il quale cominciava per lui la città ostile e cinica.. Così come Pasolini aveva lamentato la scomparsa delle lucciole qui Scandurra si sofferma, malinconicamente, sulla scomparsa delle rondini, perché la modernità ha spazzato via siepi e canneti, dove le rondini si cibavano. Ma soprattutto, secondo Scandurra, a Roma tutto diventa una “tragica fatalità”, dalle piogge torrenziali al traffico stradale paralizzato e al guano prodotto dagli storni: nella città eterna “po’ succede de tutto”. (flp)