- Gennaio 18, 2017
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Emergenza terremoto/3 – A Capitignano gente bloccata in casa, Rieti chiude le scuole e Pescara valuta calamità naturale
A Capitignano alcune famiglie sono bloccate in casa a causa della neve, con le scosse a tartassare l...A Capitignano alcune famiglie sono bloccate in casa a causa della neve, con le scosse a tartassare le abitazioni. E mentre Rieti chiude le scuole, anche se non si registrano crolli, l’amministrazione di Pescara, dove è esondato l’omonimo fiume, valuta la richiesta di calamità naturale. Maltempo e sisma non danno tregua all’Italia centrale e dai sindaci si susseguono le richieste d’aiuto. “La criticità principale è sicuramente il terremoto – spiega il sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi ma al momento “c’è un metro e mezzo di neve e continua a nevicare. Ciò è un’aggravante: le persone hanno difficoltà ad uscire di casa, c’è tantissima neve e ci sono persone bloccate".
Più in là Rieti, pochi chilometri dall’epicentro, dove tramite facebook il sindaco Simone Petrangeli annuncia la chiusura delle scuole fino al 21 gennaio. Tuttavia le scosse di questa mattina "avvertite sensibilmente anche in città – riferisce – al momento non hanno portato danni particolari agli edifici privati” e anche per le strutture pubbliche “ed in particolar modo le scuole non risultano evidenze di danni agli edifici. Le operazioni di evacuazione degli istituti scolastici sono avvenute in maniera regolare e senza particolari disagi per gli studentied il personale docente e non docente". "Per precauzione – aggiunge il sindaco – ho deciso di emettere un’apposita ordinanza per sospendere l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado pubbliche e private nei giorni dal 18 al 21 per accertare l’assenza di eventuali danni o lesioni presso gli edificiscolastici. Oltre a questo, in via cautelativa, stiamo predisponendo strutture riscaldate per chi ne volesse usufruire (Bocciodromo comunale e Campi da tennis comunali come centri accoglienza e Pala Cordoni come centro di stazionamento). Naturalmente il COI del Comune di Rieti presso il Comando dellaPolizia Municipale è a disposizione per qualsiasi segnalazione o richiesta 24 ore su 24", conclude il primo cittadino.
A Pescara non nevica ma è esondato il fiume che porta il nome della città, spingendo il sindaco Marco Alessandrini a valutare il ricorso allo stato di calamità. “Valuteremo il ricorso alla procedura per lo stato di calamità naturale, con tutto ciò che implica”, spiega Alessandrini. “Non vi sono stati danni alle persone, mentre altri eventuali danni dovranno essere stimati al termine di questi giorni”. “All’emergenza esondazione e maltempo – continua il sindaco di Pescara – si è aggiunto il terremoto e questo più che mai ci induce a mantenere i nervi saldi. Le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono incoraggianti, ma dobbiamo dire che le criticità di Pescara non sono paragonabili a quelle di città limitrofe. Penso a Chieti, ma anche ad alcune realtà della provincia di Pescara con paesi isolati e sommersi dalla neve". Alessandrini dice poi che “non ci sarà l’intervento dell’esercito a Pescara perché ad oggi non se ne ravvisa il bisogno. C’è, tuttavia, il bisogno di rientrare gradualmente verso la normalità. In primo luogo, tenendo sotto controllo questa emergenza esondazione, per cui, però, il sistema di prevenzione ha funzionato. Il fiume ha iniziato a esondare alle 5 circa, le golene sono state chiuse già alle 4:33 quando si sono accesi i semafori segnalando la situazione di allarme". (ef)