- Dicembre 10, 2016
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#RifugiatiEuropa – Sindaci in VaticanoBianco: “Lavorare insieme e fare squadra, con i Comuni protagonisti”
CITTA’ DEL VATICANO - “Per affrontare questo epocale fenomeno occorre un concorso d&rsqu...CITTA’ DEL VATICANO – “Per affrontare questo epocale fenomeno occorre un concorso d’azioni: agire nei Paesi di provenienza, creare corridoi umanitari per i richiedenti asilo, contrastare il traffico di esseri umani, rafforzare la legislazione e la cooperazione europea considerando le coste mediterranee dei Paesi Ue confini dell’Unione, cooperare con i Paesi più poveri del Continente africano. E rivedere Dublino”. Lo ha detto il sindaco di Catania e presidente del Consiglio Nazionale Anci, Enzo Bianco, in un passaggio del discorso tenuto davanti a sindaci italiani e stranieri riuniti in Vaticano per la giornata conclusiva del summit sull’immigrazione promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze.
Un lavoro di squadra che per Bianco deve essere fatto “partendo dal basso, dalle città, che devono essere coinvolte in un momento in cui bisogna avere tutti insieme il coraggio di affrontare questa crisi epocale con misure strutturali e con senso di solidarietà e responsabilità. Le comunità locali devono poter influire sulle regole con richieste di modifica fatte sulla base dell’esperienza maturata”.
Il presidente del Consiglio Nazionale Anci ha poi parlato del Manifesto dei sindaci italiani per l’accoglienza, firmato oggi durante i lavori del summit “Nel nostro Manifesto – ha spiegato Bianco – scriviamo che occorre dare risposte chiare e attente alle preoccupazioni dei cittadini, in termini di sicurezza, rispetto delle regole e reciprocità di diritti e doveri. Pensiamo che occorra organizzare l’accoglienza in modo equo e sostenibile attraverso i Comuni e secondo modalità diffuse, per piccoli numeri, proporzionati alla popolazione residente. Pensiamo che serva porre il rispetto della legalità a fondamento dell’integrazione e dare priorità alla conoscenza della lingua del Paese ospitante. Pensiamo bisogni anche garantire alle persone accolte, quando la situazione lo renderà possibile, un sostegno per la loro reintegrazione nei luoghi di origine”.
Per “rispondere alla sfida epocale che la protezione dei richiedenti asilo e le migrazioni ci pongono – ha aggiunto il sindaco di Catania -, occorrono scelte amministrative concrete condivise con la cittadinanza, perché si possa dare ciascuno secondo le proprie possibilità e secondo giustizia. dell’ansia, del timore di perdere ulteriore benessere, serenità, dignità, figlio della sensazione diffusa di minaccia per rischi sempre nuovi e diversi”.
Ma l’accoglienza, non solo in Italia deve fare i conti con sempre più frequenti momenti di tensione tra popolazione e migranti. “In questi momenti – ha rimarcato Bianco – c’è sempre chi cerca di approfittare della situazione per mutare alcuni gruppi di persone in capri espiatori, costruendo un pregiudizio e scaricando su di loro l’ansia della società, facendoli odiare. La storia del mondo offre molti esempi di questa tecnica perversa”.
Nonostante tutto ciò per il sindaco di Catania “bisogna comprendere che, pur ponendo sfide e problemi, l’immigrazione va vista come una grande opportunità per l’Europa. Secondo i dati in nostro possesso occorrerebbero 42 milioni di nuovi europei entro il 2020, mentre i nostri Paesi, anche quelli che sognano muri, sono afflitti da cali demografici e invecchiamento della popolazione. La verità, insomma, è che occorre smettere di essere uomini vuoti, cacciar via le ansie e le paure, bandire i fomentatori d’odio”. (ef)