- Dicembre 9, 2016
Notizie
#RifugiatiEuropa – Summit in Vaticano, Panfilio: “Semplice accoglienza non basta servono progetti virtuosi di cooperazione”
CITTA’ DEL VATICANO -“Agli immigrati non possiamo limitarci a dare una minestra ed un le...CITTA’ DEL VATICANO -“Agli immigrati non possiamo limitarci a dare una minestra ed un letto caldi, sono cose che non possono assicurare dignità e futuro a queste persone. Semmai sono l’anticamera dell’assistenzialismo e della dipendenza dai servizi sociali. Come amministratori pubblici abbiamo, invece, il dovere di investire in progetti virtuosi in una logica efficace di cooperazione decentrata a favore dei paesi del sud del mondo”. E’ l’appello lanciato dal sindaco di Cona, Alberto Panfilio, durante il summit Europa: i rifugiati sono nostri fratelli", che riunisce in Vaticano 80 sindaci europei su iniziativa della Pontificia Accademia delle Scienze.
Portando la sua esperienza di amministratore di un piccolo Comune dell’entroterra veneziano, che ha visto crescere in pochi anni da 50 a 1500 la presenza degli immigrati, Panfilio ha invitato a rapportarsi sul campo con le realtà dei migranti che fuggono dai loro paesi. “Dobbiamo capire fino in fondo le loro ragioni di persone che si vedono negati i diritti fondamentali nei loro Paesi, così da abbandonare il sistema di accoglienza costruito dal governo e che finora si è rivelato inefficace”.
Per il sindaco veneziano, la vera chiave di volta è invece quella della cooperazione internazionale affrontando così alla radice le cause di un fenomeno strutturale come i flussi migratori. “Province e Comuni, di intesa con le associazioni del volontariato, possono farsi realmente promotori di una nuova politica di sviluppo delle Regioni soprattutto dell’Africa, producendo meccanismi virtuosi per i paesi di origine”, ha spiegato Panfilio.
“E’ questo il vero antidoto alla povertà che potrà assicurare un futuro a quella parte del mondo. Sulla cooperazione ci sono sia la normativa che le risorse, serve solo – ha concluso – una classe dirigente coraggiosa che comprenda il nesso tra questa attività internazionale e la risoluzione del problema migratorio”. (gp)