• Ottobre 14, 2016
di anci_admin

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#anci2016 – ANCI, Piccoli Comuni al centro dell’Agenda Paese

 “Dall’Assemblea ANCI di Bari raccogliamo innanzitutto una forte, decisa e concreta...

 “Dall’Assemblea ANCI di Bari raccogliamo innanzitutto una forte, decisa e concreta attenzione verso i piccoli Comuni e su cio’ che rappresentano in termini di territorio, oltre il 50% del nostro Paese”. Massimo Castelli, sindaco di Cerignale e coordinatore nazionale ANCI piccoli Comuni.
Nelle sentite parole espresse nel suo intervento dal Capo dello stato, Sergio Mattarella, abbiamo percepito tutta la vicinanza e la conoscenza delle nostre realta’, un’attenzione poi evidenziata in tutti i principali interventi che si sono succeduti in questi giorni all’assise ANCI di Bari.
I piccoli Comuni sono l’ossatura dell’Italia. Cio’ che e’ emerso chiaramente e’ lo stretto legame tra i Comuni di minore dimensione demografica e la gran parte del territorio della nostra penisola, fatta di aree interne ma non certo ‘periferiche’ come rilevanza.
Comprendere l’importanza di questo legame e’ determinante. Quelli che oggi sono piccoli Comuni da un punto di vista demografico non erano tali pochi decenni fa, ma la vastita’ dei territori con tutto il patrimonio che li caratterizza non e’ certo minore. Se il nostro Paese non costruisce politiche adeguate per le aree interne il futuro sara’ inevitabilmente caratterizzato da aree sempre piu’ deserte e da una concentrazione in poche citta’ sempre piu’ fortemente urbanizzate con tutto cio’ che ne consegue.
Investire nelle aree interne significa pensare a politiche attente, mirate, anche da un punto di vista di semplificazione del quadro normativo attuale: uno per tutti, il tema del turn over nei piccoli Comuni ha un impatto totalmente diverso rispetto ad enti di grande dimensione, come giustamente ha evidenziato anche il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, nel suo intervento. Il presidente Renzi, ha espresso inoltre condivisione della proposta Anci per superare l’impianto dell’obbligatorieta’ delle gestioni associate, prossimo ormai alla scadenza dell’ultima proroga di fine anno, e rimarcato che per le fusioni non ci sara’ alcun obbligo ma incentivazione per le unioni e per chi scegliera’ anche il percorso delle fusioni. Non meno importante avere infine sottolineato la piena consapevolezza che il disegno di legge sui piccoli comuni approvato alla camera rappresenta un segnale importante ma che i fondi per sostenere e darne sostanza ai contenuti dovra’ essere certamente incrementato rispetto alla dotazione attuale dei 100 milioni previsti ad oggi. Su questo ed altri aspetti del ddl l’anci continuera’ a seguire ed avanzare richieste in tal senso.
“usciamo dall’assemblea di bari certamente rafforzati come piccoli comuni e come associazione nazionale. Andremo avanti nel sostenere le nostre richieste e nel ‘vigilare’ sugli impegni assunti, con determinazione, con autorevolezza, con la forza che ci proviene dai territori dei nostri “piccoli” comuni. Tutto cio’ sempre nel rispetto delle istituzioni e quindi di tutto il paese, senza inutili e dannose derive “corporativiste”. L’obiettivo primario, come ben evidenziato dal capo dello stato, e’ quello di combattere il disagio insediativo, restituendo condizioni e qualita’ della vita e quindi servizi e adeguate infrastrutture in tutto il paese. I comuni di minore dimensione demografica sono una grande questione nazionale, occorre aquisire maggiore consapevolezza verso politiche per le aree interne che valorizzino il patrimonio inestimabile che da sempre le caratterizza ma anche per la salvaguardia e la manutenzione delle fragilita’ che purtroppo bene ma anche drammaticamente conosciamo.