• Ottobre 3, 2016
di anci_admin

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Fassino: “Memoria per non dimenticare, accoglienza perché non ci siano altre tragedie”

di Piero Fassino*   "L'Europa comincia a Lampedusa" è lo slogan coniato all'...
Fassino: “Memoria per non dimenticare, accoglienza perché non ci siano altre tragedie”

di Piero Fassino*
 
"L’Europa comincia a Lampedusa" è lo slogan coniato all’indomani del 3 ottobre di tre anni fa, quando in una notte drammatica 368 migranti, in gran parte eritrei, morirono nelle acque gelide del Mediterraneo, in uno di quei barconi marci e fatiscenti con cui i mercanti di uomini traghettano gente povera e disperata. Una dei più grandi naufragi di migranti, preceduto e seguito da tante altre tragedie che hanno visto morire in mare migliaia di persone negli ultimi cinque anni.
Sono morti che interrogano le nostre coscienze e che dicono quanto siano poveri e meschini tanti distinguo, tanti allarmi, tanti egoismi.
Per non dimenticare quelle tragedie il Parlamento italiano ha proclamato il 3 ottobre Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, parole impegnative che richiedono di essere pronunciate con consapevolezza.
"Memoria" per non dimenticare quei bambini, quelle donne, quegli uomini che hanno trovato la morte in un viaggio che per loro era della speranza. Non dimenticare l’abisso di povertà, di fame, di dolore da cui fuggivano. Una condizione umana di sofferenza e di sottosviluppo che richiama la responsabilità delle nostre nazioni ricche di agire – con investimenti e politiche di cooperazione economica e sociale – per far sì che anche in quei luoghi disperati si possano creare opportunità di sviluppo e di vita dignitosa.
"Accoglienza" per essere consapevoli che a gente disperata che cerca in Europa ragioni di vita, di lavoro, di dignità abbiamo il dovere di tendere la mano e di accoglierli, offrendo loro la possibilità di ritrovare qui quel che mai potrebbero avere altrove.
È a questi valori che si ispira l’azione di tanti Sindaci e di tante comunità locali, che con generosità e piena disponibilità, hanno accolto profughi e migranti, dando loro un tetto, integrandoli e facendoli sentire rispettati e benvoluti. Un impegno che, accanto alle strutture comunali, vede mobilitate ogni giorno parrocchie, associazioni umanitarie, istituzioni sanitarie e educative e tante persone che mettono a disposizione le loro competenze.
Ed è con la consapevolezza di quanto tutto ciò sia giusto che riconfermiamo l’impegno dell’Anci e dei Comuni italiani a fare fino in fondo e bene la propria parte in una grande azione di solidarietà e fraternita’.
 
*Presidente Anci