• Settembre 20, 2016
di anci_admin

Notizie

Focus Scuola – Evola (ass. Palermo): “Con nuovo anno scolastico il Comunerestituisce alla comunità scuola quartiere Brancaccio”

Palermo, a ridosso dell’anniversario di Padre Puglisi, ha voluto celebrare l’apertura de...

Palermo, a ridosso dell’anniversario di Padre Puglisi, ha voluto celebrare l’apertura del nuovo anno scolastico a Brancaccio in un Istituto martoriato, negli anni scorsi, dai continui atti vandalici che avevano scoraggiato la frequenza degli alunni e messo a rischio l’esistenza della scuola stessa. Oggi, grazie alle sinergie tra l’amministrazione e la scuola, all’impegno straordinario di tutto il personale scolastico, alla costruzione di un patto educativo con tutte le agenzie del territorio, prima fra tutte la famiglia, l’Istituto Sandro Pertini rinasce con nuove sezioni dell’infanzia e un nuovo corso di scuola primaria e diventa luogo di aggregazione dei giovani e di sviluppo dell’intera comunità.
Nel quartiere nel quale Padre Pino Pugliesi si era battuto per il diritto all’istruzione e alla scuola, gli interventi di recupero e ristrutturazione hanno restituito un presidio di legalità a Brancaccio e a Palermo.
Con il primo suono della campanella si avvia anche per gli Enti locali un nuovo anno pieno di sfide e di difficoltà. PON istruzione, scuole al centro, PON inclusione, PAC sono alcune delle fonti di finanziamento attivate nell’ultimo anno dal Governo per contrastare la povertà educativa, migliorare i servizi e i luoghi di apprendimento, ridurre la dispersione scolastica. Di fronte a tante risorse, affidate a destinatari sempre diversi, il rischio serissimo è di disperdere i fondi in rivoli di progetti e azioni scollegati fra loro e incapaci di attivare e produrre quel cambiamento profondo dei territori, che dovrebbe essere il vero obiettivo dei finanziamenti.
Nella città di Palermo l’adesione degli Istituti scolastici al progetto del MIUR Scuole Aperte d’estate è stata forte e i ragazzi, pochi in verità, che hanno partecipato ai progetti hanno fatto esperienze importanti, in alcuni casi uniche, ma inefficaci ai fini della dispersione. Il tema della dispersione, infatti, è fortemente legato alle povertà sociali ed educative, al degrado, all’assenza di prospettive lavorative all’interno dei territori in cui si vive e occorre affrontarlo sviluppando politiche integrate tra tutte le agenzie educative, mettendo in rete risorse umane ed economiche, condividendo obiettivi e azioni e soprattutto identificando le responsabilità di ogni soggetto della rete. Occorre uscire dalla logica del progetto-spot, rivelatasi dopo tanti anni assolutamente perdente, per raccogliere la sfida più complessa di una progettazione integrata e duratura nel tempo che nasca nei territori dalla interazione di tutti i soggetti, istituzionali e non, che nei territori operano.
A servizio di questa progettualità ampia e di visione ritengo, dunque, che debbano essere pensate le risorse economiche, ancorché provenienti da fonti varie e assegnate a centri di costo diversi; ma ancor prima credo che ai Comuni debba essere riconosciuto il compito politico di elaborare una visione di città, e restituito il naturale ruolo di cabina di regia.
 
 
Barbara Evola
Assessora alla Scuola e realtà dell’infanzia del Comune di Palermo