- Settembre 19, 2016
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Focus Scuola – Tomasi (ass. Belluno): “Più risorse per personale e interventi strutturali”
Edilizia scolastica e organico delle scuole sono i temi centrali su cui verte l’intervento di ...Edilizia scolastica e organico delle scuole sono i temi centrali su cui verte l’intervento di Valentina Tomasi, assessora Istruzione, Politiche sociali ed educative del Comune di Belluno.
Partendo dall’assunto che “l’apertura del patto di stabilità di circa un miliardo sia stato fondamentale per fare interventi necessari di adeguamento sismico nelle nostre scuole – spiega Tomasi – ritengo che questa misura dovrebbe essere strutturale, in modo da consentire una programmazione pluriennale e non un intervento una tantum.
“Nello specifico – afferma – se noi potessimo re iscrivere in entrata nel fondo pluriennale vincolato l’avanzo di amministrazione potremmo chiaramente calendarizzare gli interventi consentendo, a mio avviso, una programmazione migliore anche per gli enti locali. Programmazione che oggi manca per lo stato di difficoltà e di emergenza nel quale siamo costretti ad operare”.
In merito al personale, “siamo molto preoccupati – ammette Tomasi –. Abbiamo una scarsità di organico preoccupante, sia all’interno delle scuole di ogni ordine e grado sia, uscendo dal mio Comune, in tutta la provincia con particolare riferimento alle aree montane”.
“Va da sé – sottolinea – che le ricadute sono su tutto il territorio. Se diminuiscono i servizi sulle aree come queste è inevitabile l’abbandono della montagna; credo si debba partire da qui nei ragionamenti di prospettiva. Anche perché non avere l’organico sufficiente significa, per la scuola, dover ricorrere a scelte organizzative obbligate, come le pluriclassi o la mancata attivazione di nuove sezioni o di tempi prolungati, a discapito della qualità del lavoro per gli insegnanti e del tempo scuola per i bambini”.
La mancanza di personale porta anche a dover fare delle scelte drastiche, come la non attivazione delle “scuole dell’infanzia con tempo pomeridiano”. “l’offerta privata paritaria – spiega l’assessora – di per sé è un’ottima alternativa ma, ovviamente, prevedendo una retta, non garantisce la parità di accesso alle famiglie. Nella mia regione, questa alternativa rappresenta circa il 60% dell’offerta totale dei servizi all’infanzia”.
Ulteriore conseguenza della carenza di organico è “la sospensione di corsi serali per gli adulti. Ora – evidenzia – queste sono rinunce importanti quando si parla di buona scuola”. In tal senso, “la Riforma rappresenta solo l’inizio della buona scuola e pur prevedendo innovazioni è perfettibile sotto molti aspetti. Quindi do il merito a questo Governo di aver fatto la riforma nella misura in cui ha dato il via ad un dibattito, ma devono cambiare tantissime cose e bisogna cominciare da qualche parte; inoltre, pur sapendo che di questi tempi non è facile, vista la scarsità di risorse, ritengo che un rapporto più diretto con il territorio sarebbe fondamentale perché se non chiediamo proprio al territorio quali sono le necessità, dubito che si possono intuire dall’alto”. (fdm)