• Settembre 16, 2016
di anci_admin

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Focus Scuola – Basso (cons. Pordenone): “Siamo un realtà positiva che guarda con preoccupazione alla riforma regionale”

“La Buona Scuola parte da alcuni principi assolutamente condivisibili ma tutto ciò che ...

“La Buona Scuola parte da alcuni principi assolutamente condivisibili ma tutto ciò che è stato, nonostante la buona volontà dei singoli, è avvenuto in modo preoccupante. Come amministrazione comunale, adesso, raccogliamo la preoccupazione dei genitori e delle scuole che non sanno con quali insegnanti inizieranno la scuola e ce ne preoccupiamo molto, sebbene la buona volontà dei singoli dirigenti scolastici e insegnanti colmi questo disagio”.
Lo ha detto Alessandro Bassoconsigliere con delega all’Istruzione del Comune di Pordenone sottolineando come, “per fortuna siamo su un territorio che di fronte alle difficoltà riesce sempre a trasformarle in un servizio di qualità, per questo devo ringraziare gli ottimi dirigenti scolastici in città.
Noi viviamo in una realtà positiva sotto tutti di vista – ammette – dall’edilizia scolastica a ciò che le scuole riescono a fare all’interno della loro autonomia scolastica. Non è un caso che risultati scolastici dei nostri studenti siano sempre ottimi sia come regione Friuli Venezia Giulia sia come provincia di Pordenone.
Per quel che riguarda quanto i servizi comunali possano incidere nella qualità del servizio non sono in grado di misurarlo, non esistono indicatori che possano dire quale è il legame tra l’ambiente, i servizi forniti e i risultati degli alunni”.
Unica vera preoccupazione per il consigliere Basso nasce dalla riforma regionale del Friuli Venezia Giulia che “ha anticipato quella che sarà la riforma costituzionale cancellando le province e per quello che riguarda il dato scolastico, stiamo attendendo di sapere con certezza chi farà che cosa dal primo gennaio, chi si occuperà della manutenzione delle scuole e con quale personale e risorse”.
“Qui da noi – continua – guardiamo con grande tristezza alla chiusura della Provincia dal punto di vista dell’edilizia scolastica perché, come ho già sottolineato, abbiamo una situazione scuole davvero d’oro che va di pari passo con il servizio personale, talmente qualificato che rischiare adesso di disperderlo in unioni territoriali ci dispiace”.
Detto questo, “politicamente faremo del nostro meglio per far sì che questo sistema sia il migliore possibile e che ci sia un coordinamento durante il passaggio anche a fronte di una politica regionale che non è stata attenta a definirlo”. (fdm)