- Settembre 13, 2016
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Gioco d’azzardo – A Biella passano a otto le ore di stop alle slot, il sindaco: “Precisa scelta politica a tutela dei più deboli”
È in vigore dal pomeriggio di ieri 12 settembre la nuova ordinanza che disciplina il funzio...È in vigore dal pomeriggio di ieri 12 settembre la nuova ordinanza che disciplina il funzionamento di videopoker e slotmachines a Biella. Il provvedimento firmato dal sindaco Marco Cavicchioli integra e rettifica parzialmente la precedente disposizione datata 27 luglio. Due le novità sostanziali: l’aumento delle ore di stop obbligatorio delle macchine e la definizione più precisa dei dispositivi interessati dal provvedimento.
“Abbiamo fatto di più del minimo richiesto – spiega il sindaco – come avevamo scelto di fare con la precedente ordinanza. È un provvedimento che non è solo un dovere di legge, dopo l’approvazione della norma regionale, ma anche una precisa scelta politica, su cui giunta, consiglieri e funzionari hanno lavorato per mesi, insieme al tavolo sul gioco d’azzardo patologico. È anche il mandato del consiglio comunale, ricevuto con la mozione approvata nel 2015 dall’aula”.
Videopoker e slot machines dovranno quindi restare spenti dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 16 e dalle 23 all’una di notte, per un totale di otto ore di stop quotidiano, contro le cinque (dalle 12 alle 17) fissate nella precedente ordinanza. Le ore di fermo sono non consecutive e spalmate nell’arco della giornata per colpire nei momenti che, secondo gli esperti, sono più a rischio per chi è sulle soglie della ludopatia.
“Quello del contrasto al gioco d’azzardo patologico – racconta Cavicchioli – è un argomento che abbiamo affrontato fin dalla stesura del programma elettorale. Il lavoro vero è cominciato con l’insediamento della nuova amministrazione, nell’estate del 2014. Un team di consiglieri comunali ha cominciato a lavorare a una bozza di regolamento, che aveva l’obiettivo di regolamentare orari di apertura delle sale giochi e distanze minime dai punti sensibili”.
La materia, disciplinata dalla legge regionale dello scorso maggio, “ci ha fornito – continua il sindaco – il quadro normativo per emanare le nostre due ordinanze, quella di luglio impugnata di fronte al Tar da alcuni gestori e quella firmata ora, che definisce meglio l’ambito di intervento e amplia a otto le ore di spegnimento quotidiano delle macchine che consentono vincite in denaro. Prima ancora della legge regionale era stato il consiglio comunale, in modo trasversale e unanime, a votare una mozione che impegnava l’amministrazione a intervenire”.
Nel caso del Piemonte è quindi la legge regionale a richiedere ai sindaci un intervento per ridurre l’orario di funzionamento dei videopoker. “Ma nel caso di Biella, e spero che valga lo stesso anche per molti miei colleghi – rimarca il primo cittadino di Biella – è una scelta politica, a tutela dei più deboli che dal vortice del gioco d’azzardo, ancorché legalizzato, rischiano di essere travolti"
Nel dettaglio la nuova ordinanza contiene anche le cifre che danno la misura del problema legato al gioco d’azzardo: i pazienti in cura per ludopatia sono cresciuti del 9% in Piemonte nel 2015 rispetto al 2014 e gli esperti del tavolo permanente in provincia stimano che il numero delle persone colpite sia ben superiore, sommando coloro che non si sono rivolti a una struttura per chiedere aiuto. Il costo della cura della ludopatia per la sanità piemontese è di 1,35 milioni di euro l’anno. L’ordinanza verrà presentata anche al giudice del Tribunale Amministrativo Regionale che il 15 settembre dovrà pronunciarsi nel merito del ricorso presentato da alcuni gestori sul precedente provvedimento che però è decaduto di fatto per la maggior parte delle sue disposizioni, alla luce del nuovo documento. (ef)