- Settembre 8, 2016
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Terremoto Centro Italia – Appello del sindaco all’Ansa: “Non toglieteci lo sportello bancomat”
“Non toglieteci il bancomat". E' l'appello lanciato da Onorato Corbelli, sindaco di Monte...“Non toglieteci il bancomat". E’ l’appello lanciato da Onorato Corbelli, sindaco di Montemonaco, piccolo Comune nel cuore dei Monti Sibilli, ferito dal terremoto del 24 agosto: inagibile la sede del Comune, pericolante la torre civica, danni alle mura storiche, chiuse 7 chiese, una sessantina di persone nella tendopoli della protezione civile, mentre altre 18 con case inagibili hanno trovato alloggio nelle seconde case e usufruiranno del contributo per l’autonoma sistemazione.
"A peggiorare le cose – dice all’Ansa – Banca Intesa ha mandato una lettera di disdetta dell’utilizzo in comodato gratuito del locale di proprietà del Comune dove è installato l’unico bancomat del paese: intendono chiudere il servizio il 31 dicembre, perché ci sono poche operazioni". Un duro colpo, che si aggiunge a quelli inferti dal terremoto ad una cittadina che vive di turismo: "d’inverno abbiamo 620 residenti, d’estate arriviamo a 2.000", attratti dalla bellezze della montagna, dalle leggende sull’antro della Sibilla e dai beni culturali. "Già Banca Intesa ha chiuso la filiale, aperta solo due giorni a settimana – dice Corbelli -, adesso questo. Sono rimaste solo le Poste, aperte 3 giorni a settimana. Il bancomat è un servizio strategico, se si vuole rilanciare l’economia di questo spicchio degli Appennini, "non possono togliercelo".
Tra le poche buone notizie, la scuola materna è agibile, "ha accolto gli uffici del Comune, anzi abbiamo spazio per altre classi se qualche paese vicino ne ha bisogno". Quanto agli sfollati, Corbelli è moderatamente ottimista: "Attendiamo gli esiti delle verifiche di agibilità sismica e della compilazione delle schede Aedes, credo che il numero diminuirà e penso che potremo sistemare tutti nelle seconde case. Moduli? Impossibile, qui siamo a mille metri, d’inverno c’è la neve". (com/gp)