- Settembre 6, 2016
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Fassino ad Alfano: “Cinque condizioni per sistema accoglienza diffusa”
È necessario “un salto di qualità nel sistema di accoglienza degli immigrati e n...È necessario “un salto di qualità nel sistema di accoglienza degli immigrati e nella ripartizione sul territorio. Lo ha detto il presidente dell’Anci, Piero Fassino, al termine dell’incontro al Viminale, con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al quale ha partecipato anche il sottosegretario Manzione e il capo Dipartimento libertà civile e immigrazione, prefetto Mario Morcone. Al ministro dell’Interno, ha detto Fassino, “abbiamo sollecitato la necessità di un salto di qualità nel sistema di accoglienza.
In particolare, le persone accolte sono concentrate in un numero limitato di Comuni e questo determina un addensamento evidente in alcune realtà”. “Noi siamo per un sistema di accoglienza più ampio e per una distribuzione più diffusa per evitare questo addensamento su poche realtà”.
Fassino, quindi, ha indicato cinque condizioni per realizzare un sistema di accoglienza diffuso: il sistema di accoglienza deve far leva sui sindaci che non possono essere semplici destinatari dei flussi decisi dalle prefetture; la distribuzione dei profughi deve essere basata su un criterio di proporzionalità che tenga conto delle dimensioni demografiche dei Comuni che ospitano”.
Secondo Fassino, infatti, ci sono ‘casi clamorosi’ di Comuni che sono maggiormente destinatari di flussi rispetto ad altri. Una terza condizione, indicata dall’Anci, è "che i Comuni che sono disponibili all’accoglienza possano beneficiare di meccanismi ‘premiali’ e ‘incentivanti’: ad esempio, il superamento del blocco del personale amministrativo potrebbe favorire la disponibilità all’accoglienza”.
Un’altra condizione, riguarda la possibilità di impiegare le persone ospitate in lavoro socialmente utili nei Comuni dove vengono destinati e, infine, che “i Comuni disposti ad accogliere (modello Spar) non siano destinatari di ulteriori invii da parte delle Prefetture”.
Questi cinque punti per la realizzazione di un sistema di accoglienza diffuso, ha precisato Fassino, sono ampiamente condivisi anche dal ministero dell’Interno. “Approfondiremo questa materia e discuteremo su questo nuovo modello di accoglienza. Ci sarà a breve un nuovo incontro per capire come procedere”, ha aggiunto Fassino. Alla domanda se si è discusso anche di numeri nel corso
dell’incontro, Fassino ha risposto di no. È stato un incontro tecnico e “faremo una simulazione per arrivare a una determinazione di sostenibilità”. È una discussione sulla quale c’è “condivisione e non conflitto” e il sistema di accoglienza è su base volontaria. (Aska)