• Marzo 26, 2013
di anci_admin

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Comuni – Nicotra al Sole24Ore: “Bene commissioni pagamenti PA ma si intervenga anche su Imu, tagli e Tares”

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“Un decreto legge che contenga soluzioni sulle questioni veramente urgenti poste dall’Anci” e che abbia al primo punto lo sblocco dei debiti delle Pa così da consentire “ai Comuni di pagare i residui per circa 9 miliardi allentando i vincoli del Patto di stabilità interno”. E’ quanto dichiarato dal segretario generale facente funzioni dell’Anci, Veronica Nicotra, in un articolo dell’edizione online del Sole24Ore.
“Si tratta di onorare obbligazioni assunte – spiega Nicotra – anche facendo recuperare affidabilità al sistema Paese; di ottemperare ad un obbligo comunitario che impone tempi certi nei pagamenti; di alleviare il dramma sociale e di iniziare a invertire la marcia da una situazione di recessione che sta modificando in termini strutturali e non più congiunturali il tessuto produttivo; di completare opere e investimenti attesi dai cittadini”.
Per Nicotra, inoltre, un semplice allentamento una tantum del Patto non garantisce di per sé che non si riproponga visto che “gli obiettivi di patto sono molto gravosi e hanno determinato e determinano un avanzo cospicuo del comparto”. Perciò – aggiunge – serve “una regola nuova che adegui i vincoli interni sui Comuni: pareggio di bilancio sulla spesa corrente e limiti all’indebitamento sulla spesa in conto capitale”. Così facendo potrebbe partire subito “un pacchetto di investimenti mirati e monitorati su settori come edilizia scolastica, mobilità urbana e riqualificazione ambientale”. Senza dimenticare però la necessità di fermare “l’estensione nel 2013 ai piccoli Comuni delle stesse regole di patto che gli altri comuni vogliono modificare”.
Il segretario generale Anci facente funzioni ricorda poi che restano altri nodi, a partire dalla chiusura della verifica dei dati Imu 2012, che andava completata entro il 28 febbraio, “con il riconoscimento delle differenze finanziarie che generano una perdita per i comuni pari a circa un miliardo (immobili comunali, dati ICI 2010, gettito stimato)”. Per questo Anci chiede di “prevedere una regola che consenta ai Comuni di mantenere a bilancio come residuo le somme non incassate, in attesa delle risorse finanziarie disponibili”.  Un’urgenza che si spiega anche con l’approssimarsi del termine di chiusura dei bilanci.
Altro criticità è rappresentata dai taglio lineare della spending review , per Nicotra “assolutamente insostenibile pari a 2.250 milioni, che significa il 30% dei trasferimenti 2012 e il 9% della spesa per consumi intermedi”. Un sistema che i Comuni vorrebbero mandare al più presto in soffitta, utilizzando invece “i risultati dei fabbisogni standard, rilevati per il superamento della spesa storica, prima che quell’operazione utile per l’efficientamento della Pa diventi di fatto non più praticabile perché servizi e prestazioni sono stati cancellati”.
Infine la Tares, la nuova tassa su rifiuti e servizi che dal 1° luglio dovrebbe sostituire Tarsu, Tia e Tia2. Oltre al fondo rotativo necessario ad assicurare liquidità, per Nicotra, da un lato andrebbe ripristinato un termine di pagamento “più ravvicinato (aprile o maggio)”; dall’altro, bisognerebbe rinviare “l’entrata in vigore della nuova disciplina” e “innalzare il limite fissato per le anticipazioni di cassa”. (ef)