• Luglio 29, 2016
di anci_admin

Notizie

Venezia – Sindaco Brugnaro: “Governo ci dà ragione, no a separazione Mestre, si distrae veneziani da veri problemi”

Il referendum per la separazione del Comune di Venezia non è giuridicamente fattibile, perch&...

Il referendum per la separazione del Comune di Venezia non è giuridicamente fattibile, perché la successiva legge Delrio lo rende impossibile: è, in sostanza, il parere del Dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri alla nota sul tema inviata dal Comune di Venezia lo scorso 18 luglio. Lo ha reso noto il sindaco Luigi Brugnaro, specificando che il parere è applicabile ad entrambe le proposte sul ‘tavolo’: quella di iniziativa popolare che mira alla costituzione di due Comuni, Venezia e Mestre, e quella di iniziativa consiliare regionale che riguarda la consultazione sull’ipotesi di tre nuovi Comuni, compreso quello di Marghera.
"Effettivamente – ha detto Brugnaro – la cosa è politicamente seria e rilevante, perché si abusa del diritto dei cittadini di esprimersi, visto che, sul tema, si è già votato quattro volte, a Venezia. La risposta del Governo è assolutamente in linea con quanto sostenevamo noi ed è per me una soddisfazione riscontrare che avevamo ragione dal punto di vista tecnico-giuridico.
E il parere contiene anche un passaggio importante, su cui lavoreremo in futuro, chiedendo la possibilità di interloquire direttamente col Governo nazionale, quando riconosce che la Città Metropolitana ha assunto un rilievo e una tutela di carattere anche costituzionale". Brugnaro ha quindi auspicato che "il Consiglio regionale si renda conto che si tratta di una cosa velleitariamente politica, fatta a casaccio, e mi chiedo con preoccupazione quante altre cose si stiano facendo nella stessa maniera", ma si dice pronto, in caso contrario, a fare ricorso. "Azioni come questa distraggono l’opinione pubblica e le trovo assurde, come il fatto che, a Roma, con tutti i problemi che ci sono, si stia discutendo del diritto o meno di farsi le ‘canne’", in riferimento al dibattito sulla cannabis. (com/gp)