• Marzo 21, 2013
di anci_admin

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Iniziativa 21 aprile – Delrio: “Dopo i pagamenti rivedere il patto, senza trucchi altrimenti procederemo in autonomia”

“Oggi presentiamo un’agenda di fatti concreti. Ci battiamo per le imprese e per le nostr...

“Oggi presentiamo un’agenda di fatti concreti. Ci battiamo per le imprese e per le nostre comunità e questa mobilitazione collettiva ha già ottenuto il risultato di spingere il governo a varare un decreto per sbloccare i primi nove miliardi. Sia chiaro però che non ci aspettiamo trucchi o inghippi burocratici, perché altrimenti procederemo da soli autorizzando i pagamenti”. Lo ha detto il presidente dell’anci, Graziano Delrio, parlando alla numerosa platea di sindaci, aziende e sindacati intervenuta oggi al teatro Capranica, per l’iniziativa Anci che chiede lo sblocco dei pagamenti e la revisione dei vincoli del patto di stabilità.
“Sono mesi – ha detto Delrio – che combattiamo e sia chiaro che questa non è una battaglia per i sindaci ma per i nostri territori che vivono e crescono delle loro imprese”.
Il presidente dell’Anci ha poi ricordato come “nelle casse di comuni ci sono circa 13 miliardi di euro bloccati da questo patto di stabilità”. Ed è proprio il patto la seconda battaglia che i sindaci portno avanti “e lo dico ai numerosi parlamentari intervenuti. Il Patto – ha continuato Delrio – così come congegnato fa’ cadere più del 23% degli investimenti. Il Paese questa verità non la sa e soprattutto non sa che questi vincoli sono tutti italiani, mentre si continua a dire che è l’Europa che ce li impone”.
Per il presidente Anci però all’Europa bisogna guardare “ai colleghi tedeschi, francesi e spagnoli che questi vincoli non li hanno e possono investire per la crescita e lo sviluppo”. Delrio porta poi alcuni esempi di cosa, lo sblocco dei pagamenti e la revisione del patto patto, potrebbe comportare. “Lo sblocco dei pagamenti alle imprese vale circa un punto percentuale di Pil e la revisione del patto di stabilità, solo per le città metropolitane significherebbe un miliardo di euro da immettere nella nostra economia così in sofferenza”. “E’ giunto il momento – ha quindi concluso – di avviare una nuova stagione di responsabilità, di sobrietà per concertare gli investimenti e far ripartire lo sviluppo e la crescita dell’Italia”. (ef)