- Giugno 1, 2016
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Piccoli Comuni – Pella: “Sono una risorsa per intero Paese, si punti su valorizzazione patrimonio artistico”
“I piccoli Comuni non sono un problema ma una risorsa per il Paese. Se da un lato la storia e ...“I piccoli Comuni non sono un problema ma una risorsa per il Paese. Se da un lato la storia e l’identità dei territori non si possono cancellare, dall’altro bisogna adeguarsi ai tempi. Va bene la posizione dell’Anci di procedere sul terreno delle aggregazioni e delle Unioni comunali, ma non possiamo dimenticare le opportunità che i piccoli centri possono offrire al sistema Paese come dimostrato dalle esperienze illustrate oggi”. Lo ha detto Roberto Pella sindaco di Valdengo e vice Presidente Anci, nel suo intervento di chiusura al convegno su ‘La modernità dei piccoli comuni’ che Anci e Legambiente hanno organizzato nella sede nazionale di Anci per illustrare uno studio che evidenzia il diffuso disagio insediativo nei piccoli centri.
Il convegno è stato anche occasione per il lancio del la tredicesima edizione di ‘Voler Bene all’Italia – la Festa dei piccoli comuni che si terrà dal 2 al 5 giugno e quest’anno sarà dedicata tutta all’Anno dei Cammini, indetto dal MIBACT.
“Nelle piccole realtà si trova un importante patrimonio artistico culturale, una qualità di bellezze architettoniche e della vita che va assolutamente riscoperto e valorizzato”, ha aggiunto il vice presidente Anci sottolineando la necessità di riscoprire pure le opportunità che le aziende possono avere insediandosi nei piccoli centri. In questo senso il vice presidente Anci ha ricordato come l’Unione europea abbia dedicato particolare attenzione proprio al rilancio delle aree interne, nell’ambito della programmazione dei fondi strutturali 2014-2020.
Una linea, questa del rilancio delle aree periferiche, che è stata ben declinata nei tre Comuni che hanno portato la loro testimonianza al convegno odierno: Castel del Giudice, rappresentata dal sindaco Lino Gentile, che ha dato vita ad una public company per una serie di interventi sinergici per rilanciare il piccolo centro molisano, appena 325 abitanti; la cosentina Acquaformosa, rappresentata dall’assessore alle Politiche dell’Accoglienza Giovanni Mannoccio, diventata modello di integrazione per gli immigrati, vera risorsa nascosta per rivitalizzare il Comune di poco più di 1200 abitanti; ed infine la riminese, San Leo, ambasciatrice italiana di un nuovo modello di sviluppo rurale che si sta diffondendo in Europa, basato – ha sottolineato il sindaco Mauro Guerra – sulla difesa del paesaggio agrario, l’indipendenza alimentare, la valorizzazione delle risorse locali e le nuove frontiere della sostenibilità.
Bruno Valentini, sindaco di Siena e delegato Anci a Politiche ambientali, Territorio e Protezione civile, rifacendosi ai risultati dell’indagine diffusa oggi, ha invece messo in guardia contro le ripercussioni delle riforme della governance locale in via di realizzazione. “A questo confronto manca un convitato di pietra: il futuro dell’architettura istituzionale del paese e di quello che comporta in termini di risorse, organizzazione e tempi decisionali. I problemi del disagio dei piccoli Comuni – ha ammonito il sindaco di Siena – non vengono meno se i piccoli centri entrano a far parte delle Città metropolitane. O questi problemi sono affrontati in modo coordinato ed efficace, oppure rischiano di diventare una zavorra ed una criticità per il futuro dell’intero Paese, come dimostra la questione meridionale”, ha aggiunto.
Da parte sua Antonella Galdi vice segretario generale Anci, introducendo i lavori del convegno, ha evidenziato l’impegno dell’associazione per il rilancio dei piccoli Comuni. “Come associazione cerchiamo di approcciarci ai problemi ed alle difficoltà dei piccoli centri non solo in termini di rivendicazione, ma con una chiave di lettura positiva che parta da progetti innovativi che danno risposte e soluzioni”, ha affermato citando i bandi promossi dall’Associazione sui temi delle smart city, dell’efficientamento energetico e dell’illuminazione artistica”. (gp)