• Maggio 2, 2016
di anci_admin

Notizie

Scuola – QEL Sole24Ore, l’impegno dei Comuni per la formazione, bene comune del sistema Paese

di Dipartimento Istruzione, Politiche educative ed Edilizia scolastica     &nbs...

di Dipartimento Istruzione, Politiche educative ed Edilizia scolastica
        
Scuole Aperte, in una parola strutture per studenti e famiglie, luoghi di incontro e di aggregazione, di inclusione e di integrazione per comunità straniere, spazi destinati a interi quartieri dove prendono vita nuove forme di relazione basate sulla responsabilizzazione e sulla fiducia. Per presentare la loro esperienza alcuni Comuni si sono dati appuntamento il 30 aprile a Milano in occasione del convegno Scuole Aperte a confronto, organizzato dal Comune e da Anci Lombardia, in collaborazione con Anci nazionale, una grande sfida che hanno accolto in cui la scuola diventa trasmissione del sapere e dell’educazione, ma anche un luogo di confronto fra culture e linguaggi diversi.
Partiamo da Catania, dove l’assessorato alla Scuola, in collaborazione con le trentasei istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado, realizza una serie di iniziative con l’unico obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e di promuovere il successo formativo dei minori con lo scopo che la scuola diventi parte integrante del tessuto sociale e punto di riferimento e aggregazione per gli alunni iscritti e per i genitori.
L’amministrazione comunale di Firenze, in attuazione di uno dei punti del programma del sindaco, ha invece incoraggiato e agevolato l’utilizzo della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado per attività finalizzate alla promozione della pratica sportiva, alla valorizzazione di attività teatrali e musicali e alla realizzazione di corsi di lingua italiana per studenti stranieri.
"Scuole Aperte: dai giovani per i giovani" è invece il progetto promosso dal Comune di Foligno (PG) incentrato sul valore dello sport attraverso attività che mirano a sostenere concretamente i diritti delle giovani generazioni e a favorire la partecipazione alle attività sportive di squadra e individuali, un metodo privilegiato per l’integrazione e la prevenzione.
Il Comune di Livorno nel progetto "Aperta per la qualità: della scuola e della vita" punta invece a fare delle sedi educativo-scolastiche dei luoghi laboratorio per bambini, ragazzi e famiglie in cui sviluppare interessi, abilità, socialità, inclusione, cittadinanza attiva e partecipe, luoghi in cui promuovere la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, in cui realizzare percorsi di educazione familiare e interculturale.
Positiva l’esperienza avviata dal Comune di Mantova: già dalle fasi iniziali del progetto, da parte degli attori coinvolti si è evidenziata una grande volontà di partecipazione e un grande entusiasmo. L’obiettivo è che finalmente la scuola possa tornare a essere elemento portante anche del tessuto sociale, spazio vivo e presidio di valori sul territorio.
E a Milano? Il progetto avviato dal Comune, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, mira a stimolare iniziative educative, ludiche, sportive, culturali e più in generale di aggregazione sociale. L’obiettivo è di ampliare l’orario di apertura delle scuole in modo che siano a disposizione del territorio nel quale sono inserite, attraverso attività rivolte agli alunni, alle famiglie e alla cittadinanza, così da diventare anche luogo di inclusione e di superamento di qualsiasi discriminazione.
A Torino i riflettori sono puntati sulla riqualificazione fisico-funzionale dei cortili con particolare attenzione alla natura e alla qualità degli spazi dedicati al gioco e all’aggregazione. Attraverso il progetto "Cortili scolastici aperti" questo spazio viene riconosciuto e progettato oltre che come luogo di svago e come preziosa risorsa per svolgere attività ludiche o sportive, anche come un nuovo spazio educativo, una espansione dei tradizionali luoghi della didattica e come spazio di decompressione dalle numerose ore trascorse a scuola.
Interessanti anche le attività promosse nel Comune di Trieste: sostegno alla genitorialità, percorsi di inclusione, progetti di integrazione alle minoranze linguistiche, attività di educazione ambientale e percorsi di educazione alla partecipazione della cura e al rispetto degli spazi collettivi pubblici visti come opportunità educativa nella vita di un territorio.
A Valdengo (BI) le numerose iniziative organizzate in orario extrascolastico hanno invece lo scopo di fornire un supporto alle famiglie degli studenti, di promuovere l’inclusione sociale e fare in modo che i servizi educativi presenti sul territorio siano il più possibile fruibili da parte di tutta la cittadinanza, soprattutto da parte delle fasce più deboli.