• Marzo 2, 2016
di anci_admin

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Incontro territoriale Anci Marche, Nicotra: “Nel 2016 nessun taglio di risorse per i Comuni”

“La legge di stabilità 2016 per certi versi è storica e segna una netta disconti...
Incontro territoriale Anci Marche, Nicotra: “Nel 2016 nessun taglio di risorse per i Comuni”

“La legge di stabilità 2016 per certi versi è storica e segna una netta discontinuità rispetto al passato non prevedendo alcun taglio di risorse per i Comuni”. Lo ha detto il Segretario Generale dell’Anci Veronica Nicotra intervenuta all’incontro territoriale organizzato da Anci Marche Assemblea per approfondire i contenuti della Legge di Stabilità 2016.
“Niente tagli significa tornare ad investire – ha aggiunto il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi – e dopo cinque anni, finalmente, potremo tornare ad occuparci della manutenzione del territorio ed a dare lavoro alle aziende locali”. Dall’Anci Marche la richiesta di regole certe senza accelerazioni anche nel caso dei piccoli comuni “e, considerando che le proposte marchigiane fatte pervenire al governo attraverso l’Anci Marche, ma anche attraverso il presidente dell’Ifel e sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli e il vice presidente Anci e sindaco di Pesaro Matteo Ricci, sono state in gran parte accolte, contiamo di essere ascoltati anche su questo punto.” 
Per i Comuni si apre quindi una stagione nuova che va sfruttata cercando di dar seguito alla fase di superamento del Patto di stabilità. "Ci sono ancora tanti problemi da affrontare – ha concluso Mangialardi – come il blocco del turn-over del personale al 25%, ma ci sono anche tante novità. Superare il Patto vuol dire avere la possibilità di reinvestire nei territori e, già con l’esercizio 2016, se ne stanno vedendo i frutti". 
Il presidente di Ifel, ha sottolineato che "per alcuni Comuni gli effetti positivi sono notevoli, soprattutto quelli che hanno soldi in cassa da poter spendere e questa è la notizia buona. Detto questo, ci sono delle ombre importanti perché il Patto, per il momento, è stato solo sospeso, non archiviato". 
I dati della Banca d’Italia evidenziano che il debito dei Comuni è stato ridotto di 6,6 miliardi, quello degli altri apparati dello Stato è cresciuto fino a 40 miliardi. “Tra l’altro – ha aggiunto Castelli – i sindaci ci mettono sempre la faccia e sono quelli più a contatto con i cittadini ma pochi dei nostri amministrati sanno, o spesso dimenticano, che, ad esempio sul welfare, a fronte dei cospicui tagli fatti dalla Regione Marche, ciascuno dei Comuni ha fatto il massimo per mantenere i servizi”. 
Infine, nel corso del dibattito, è stato affrontato anche il tema del Comune di Offagna per il quale si apre un spiraglio per evitarne il dissesto. Il sindaco Stefano Gatto si è dimesso nei giorni scorsi a seguito della sentenza di condanna per il caso della morte del piccolo Amos Guzzini. “Negli anni si sono verificati casi simili che vanno gestiti – ha detto Nicotra –. Non ci siamo ancora occupati del caso specifico di Offagna ma in altri contesti è stato creato un fondo pluriennale che ha consentito al Comune di ottemperare ai propri obblighi”. (com/fdm)