- Febbraio 11, 2016
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Concessione reti gas – Bernocchi: “Un Paese moderno deve porsi il problema di come realizzare le gare”
Un confronto di opinioni ed esperienze, in particolare su impostazione e contenuti dei bandi di gara...Un confronto di opinioni ed esperienze, in particolare su impostazione e contenuti dei bandi di gara, al fine di offrire ai partecipanti possibili contributi per modifiche pro-competitive, per interventi concreti in funzione dell’efficientamento energetico, per porre all’attenzione che merita la questione della distribuzione di GNL, nuova frontiera tecnologica, trascurata dal bando tipo, per affrontare in modo costruttivo il problema dei duemila comuni non metanizzati, che rischiano di rimanere tali per altri dodici anni. Se ne è parlato oggi, 11 febbraio, presso la sede Anci di via dei Prefetti 46, nell’ambito del workshop “Le gare d’ambito per la concessione delle reti gas”.
Dopo false partenze e rinvii delle scadenze previste, sembrano finalmente avviate in tutta Italia le gare per la concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nei 177 ambiti territoriali minimi (Atem) in cui è stato diviso il territorio nazionale. Risultano già pubblicati quattordici bandi di gara, mentre sono in corso di valutazione i contenuti tecnici di numerosi altri bandi.
Merito anche dell’impegno di Anci nelle sedi parlamentari e di governo: “Su questo punto – ha dichiarato in una nota Filippo Bernocchi, delegato Anci Energia e Rifiuti – è recentemente stato approvato l’emendamento Anci riformulato nelle commissioni riunite bilancio e Affari Costituzionali della Camera alla conversione in legge del Milleproroghe che rivede le scadenze dei termini di tutti gli ambiti e le proroga secondo specifici scaglioni temporali”.
Un importante impegno politico-amministrativo, che può consentire una migliore infrastrutturazione del territorio ed una ripresa degli investimenti, stagnanti ormai da quasi quindici anni nel settore (sono previsti 4 mld di euro nei primi tre anni), ma può comportare rilevanti rischi amministrativi e possibili aumenti delle tariffe per gli utenti, qualora le procedure di gara non siano gestite correttamente e in modo competente.
“Un Paese che vuole stare a pieno titolo in Europa e fa delle riforme – ha aggiunto Bernocchi – deve porsi il problema di come realizzare le gare per la concessione e per la distribuzione del gas. A distanza di 16 anni dal Decreto Letta (Dlgs 164/00), che attua la liberalizzazione del sistema del gas nazionale, ci sono ancora problemi normativi e sempre maggiori complicazioni delle procedure, per non parlare della riduzione del servizio di distribuzione delle reti gas per i Comuni”. “Un altro aspetto che merita grande attenzione – ha continuato il delegato Anci – è quello della distribuzione Gnl su territori non metanizzati al di fuori dell’Atem e lasciando, quindi, ai Comuni la possibilità d’intervento in questo campo”. “Ciò consentirebbe da un lato un risparmio del cittadino e l’arricchimento del territorio per gli investimenti, dall’altro, tenendo conto dei risultati dello studio dell’Enea che invoca regole più rigide per limitare le emissioni di polveri sottili, di abbattere in modo considerevole questo pericoloso inquinante in realtà dove interi territori vengono riscaldati con caldaie a gasolio, largamente responsabili di tali emissioni”. Inoltre. ha concluso Bernocchi “la conversione da gasolio a Gnl consentirebbe di ridurre drasticamente l’emissione di polveri con benefici ambientali, sociali e sanitari assolutamente rilevanti”. (com/ef)