- Febbraio 10, 2016
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Città dei motori – Braccialarghe: “Messa in rete musei del motorismo moltiplicherebbe attrattività dei nostri territori”
“Se riuscissimo a realizzare un progetto innovativo, mettendo i musei del motorismo in Rete, c...“Se riuscissimo a realizzare un progetto innovativo, mettendo i musei del motorismo in Rete, con l’aiuto della digitalizzazione e delle nuove tecnologie di comunicazione e diffusione della cultura, saremmo certamente in grado di moltiplicare esponenzialmente l’attrattiva dei nostri territori”. Maurizio Braccialarghe, delegato Anci alla cultura e assessore del Comune di Torino, non ha dubbi. Il patrimonio motoristico italiano è una ricchezza in grado di muovere l’economia culturale e dei servizi, e per questo deve essere valorizzata al meglio. “L’Italia è una concentrazione di luoghi di ‘culto’ per gli appassionati del genere e Torino, insieme a Modena e Maranello con Ferrari, o Arese con Alfa Romeo e Sant’Agata Bolognese con Lamborghini, solo per citarne alcuni, sono luoghi di contemplazione del motorismo Made in Italy, ogni anno mete di ‘pellegrinaggio’ di turisti italiani e, soprattutto, hanno forte appeal sugli stranieri e sui paesi emergenti”.
Un progetto di Rete museale che, per essere realizzato, ha bisogno di due strumenti fondamentali. “Considerando che si tratta di un patrimonio culturale che soffre un problema di marketing, possiamo agire da un lato attraverso la collaborazione tra i comuni, e un’associazione come Città dei Motori, che promuove e sponsorizza obiettivi attraverso il lavoro in network e un dialogo con le istituzioni, è un ottimo esempio concreto. Dall’altro, non si può e non si deve prescindere dall’utilizzo delle offerte europee, lavorando attivamente a un progetto che possa approfittare dei fondi messi a disposizione dall’Unione e dare visibilità internazionale ai Musei in Rete”.
E proprio Torino, capitale italiana del design secondo l’Unesco e sede del Museo dell’Automobile, uno dei luoghi più belli al mondo in grado di raccontare l’evoluzione sociale del gusto nel mondo delle quattro ruote, è un pezzo insostituibile della storia del motorismo del nostro Paese. Un luogo dove innovazione, tecnica e operatività si mescolano per ottenere prodotti di successo, che fanno scuola a livello internazionale.
Per questo, come le altre Città dei Motori del Made in Italy, “ha bisogno di nuovi progetti ed investimenti che valorizzino la grandezza del patrimonio culturale in questo settore”, osserva Braccialarghe. L’obiettivo è “restituire a Torino un ruolo da protagonista nel settore fieristico dell’automotive, cercando nuove interpretazioni delle esposizioni che siano al passo con i tempi”. Si può trarre esempio dalle “manifestazioni consolidate – spiega l’assessore – “come ad esempio Automotoretrò, la fiera internazionale delle auto e moto d’epoca, che questo fine settimana giungerà alla sua 34esima edizione, per rinnovare ancora una volta lo straordinario valore del patrimonio del passato, che continua a generare indotti e lavoro specializzato nel mercato di riferimento”. Poi, ci sono i nuovi progetti, “come il Salone Parco Valentino che, dopo gli ottimi riscontri di pubblico e la grande risonanza nei media, abbiamo deciso di proporre anche quest’anno”. (com)