• Marzo 11, 2013
di anci_admin

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Pari opportunità – Delrio ai Comuni: “Adeguare Statuto entro giugno per ottemperare nuove norme su rappresentanza genere”

La legge n. 215 del 23 novembre 2012 promuove il riequilibrio della rappresentanza di genere nei c...

La legge n. 215 del 23 novembre 2012 promuove il riequilibrio della rappresentanza di genere nei consigli e nelle giunte di Comuni e Province e nei Consigli regionali oltre che nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni. C’è tempo fino al 26 giugno 2013, ovvero sei mesi dall’entrata in vigore della legge, “per procedere all’adeguamento dello Statuto del Comune per ottemperare alle nuove norme”.
Così il Presidente dell’Anci, Graziano Delrio in una lettera inviata a tutti i Comuni italiani dove ha denunciato come “il nostro sistema politico, istituzionale ed amministrativo, sconta un grave ritardo nel sostenere percorsi di promozione e di selezione della classe dirigente improntati a criteri di parità ed eguaglianza tra uomini e donne. L’Anci – ha precisato – si è sempre impegnata a promuovere ed accrescere il dibattito e la sensibilizzazione sul tema della democrazia paritaria. I Comuni, infatti, sono sempre stati i soggetti promotori dei più rilevanti processi di trasformazione di carattere istituzionale, politica e culturale, e hanno sempre dimostrato grande capacità di innovazione e di cambiamento”.
Nel ricordare ai Comuni il termine per l’adeguamento dello Statuto, Delrio ha sottolineato che prima del 26 giugno “ogni futura nomina in violazione dei predetti principi in materia di pari opportunità potrebbe essere a rischio di annullamento”. Il Presidente Anci infine segnala anche “la necessità di modificare le norme dello Statuto del Comune per renderlo conforme alle disposizioni della legge 120/2011 nella parte in cui prevede, nella composizione degli organi di amministrazione e controllo delle società pubbliche, la presenza del genere meno rappresentato in misura pari ad almeno un terzo per tre mandati consecutivi, salvo il primo mandato per cui è previsto che la quota sia pari ad almeno un quinto”. (com)