• Gennaio 12, 2016
di anci_admin

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Cooperazione internazionale – Rilevazione dati sul finanziamento pubblico ad attività di cooperazione allo sviluppo

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione- MAECI sta raccogliendo i dati delle attivit&a...

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione- MAECI sta raccogliendo i dati delle attività di cooperazione allo sviluppo  finanziate con fondi pubblici  nel 2015, per la notifica annuale al Comitato  per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo- DAC  della Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico-OCSE  e per la preparazione della Relazione annuale al Parlamento. Vi sono importanti novità rispetto alle precedenti  rilevazioni, infatti: in conformità a quanto disposto dalla nuova legge di cooperazione nell’art. 12, comma 4 della Legge 125/14, la Relazione al Parlamento per il 2015 deve  dare conto delle attività svolte da tutte le amministrazioni pubbliche e interesserà quindi anche tutti i Comuni italiani che abbiano contribuito all’azione di cooperazione internazionale, mentre nel passato la richiesta aveva interessato solo i comuni capoluogo di Provincia, e in linea con quanto previsto dall’art.1 -Oggetto e finalità della nuova legge  su ”L’aiuto umanitario”, comprenderà anche la rilevazione dei fondi propri dei Comuni utilizzati per l’assistenza ai rifugiati nel primo anno di permanenza in Italia.
La comunicazione dei dati richiesti (indicazioni utili alla letturaallegato 1; allegato 2; allegato 3) consentirà di presentare all’OCSE e al Parlamento italiano un quadro più completo di quanto si fa in Italia al livello locale per migliorare la qualità di vita delle popolazioni dei paesi in difficoltà di sviluppo e delle persone in fuga da guerre e persecuzioni . Si rileva  l’importanza di portare a conoscenza del Governo e dell’OCSE  il contributo dei Comuni italiani nella prospettiva di sistema aperta dalla nuova legge di cooperazione –L.125/14-  e dal Protocollo d’intesa firmato il 1 luglio scorso tra il MAECI, la PCM-DARAS e l’Anci.
Il termine per la risposta scade il prossimo 15 gennaio, una data molto  anticipata rispetto alle rilevazioni degli anni passati, definita  in ragione della maggiore complessità dei tempi di preparazione della Relazione al Parlamento e del termine del 31 marzo previsto dalla Legge  per la definizione  e approvazione del Documento di programmazione e indirizzo della politica di cooperazione. (com)