- Dicembre 17, 2015
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Anci Montagna – Mottinelli: “Risorse e valori dei territori”
Pier Luigi Mottinelli, Amministratore di Cedegolo in Valle Camonica, Presidente della Commissione Mo...Pier Luigi Mottinelli, Amministratore di Cedegolo in Valle Camonica, Presidente della Commissione Montagna dell’ANCI, interviene in merito all’incontro che una delegazione di piccoli e medi Comuni, guidata dal Presidente del Consiglio Nazionale ANCI e Sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha avuto ieri con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, sul tema dei piccoli Comuni.
“Siamo di fronte a un percorso che porterà ad un abito su misura per i piccoli Comuni per ridare funzionalità, flessibilità ed autonomia ad Enti che amministrano più del 54% del territorio italiano” ha sottolineato il Presidente Mottinelli.
“E’ necessario garantire pari opportunità tra chi vive la montagna e chi vive la pianura, valorizzare le Terre Alte e chi le abita. Migliorare la competitività, la prosperità e la coesione della regione alpina e appenninica ; assicurare l’accessibilità e i collegamenti a tutti gli abitanti della zona, renderla sostenibile e attraente dal punto di vista ambientale; questo è ora il principale obiettivo da raggiungere in sinergia con gli Enti locali, i Comuni e le Unioni di Comuni montani, gli Enti di area vasta, nonché chi vive e opera nei territori montani. Occorre favorire le gestioni associate tra tutti i Comuni per rafforzare la governance locale, con un criterio differente dall’obbligatorietà come ad oggi definita, che parta da bacini adeguati ed omogenei, preferendo la forma di vere e concrete incentivazioni. Stabiliamo insieme una data del prossimo anno e in questo arco di tempo si lasci ai Comuni decidere quali sono i bacini a prescindere dalle dimensioni per arrivare a un riassetto complessivo del governo territoriale.
E’ fondamentale, in questo senso, l’impegno degli Enti Locali per garantire la connessione tra le aree urbane e rurali, per dare la possibilità agli abitanti della montagna di non abbandonare la propria terra, per far si che queste zone vengano tutelate e valorizzate dal punto di vista ambientale ed enogastronomico. Occorre un’attenzione maggiore per le realtà più piccole, per quei Comuni geograficamente svantaggiati, a beneficio anche delle aree vaste e delle città metropolitane. I piccoli Comuni, ricchi di storia, di tradizione e abitati da gente che vive la montagna, costituiscono un valore da tutelare, unendoli per renderli più forti. Non possiamo permettere di indebolire la governance nei territori: valorizziamo la Delrio dando un ruolo anche alle aree vaste e puntiamo verso una operazione rivoluzionaria a cui lavoriamo da tempo”.
Il Presidente Mottinelli conclude poi dicendo: “E’ anche necessario un coinvolgimento degli Enti locali nel processo di riassegnazione delle concessioni idroelettriche e l’istituzione del registro dei serbatoi del carbonio, affinché si possa avere un risparmio sulla spesa corrente. I boschi italiani sono circa 8,5 milioni di ettari, il 90% dei quali in montagna, e presentano una potenzialità annua di stoccaggio del carbonio pari a 10,2 milioni di tonnellate di CO2, che così riassorbite garantirebbero all’Italia un risparmio per mancate sanzioni – quelle previste da Kyoto – che oscilla annualmente tra i 750 milioni e il miliardo di euro. Il valore dei certificati di questi boschi è mediamente (dati UE) di 39 euro all’ettaro, che portano quindi a un valore potenziale dei boschi montani annuo di 300 milioni di euro.
In merito al settore idroelettrico, concentrandosi sulle potenzialità idroelettriche nelle aree montane, le redditività’ degli impianti in queste zone garantisce un guadagno lordo all’anno di parecchi milioni di euro.
Risultano dunque chiare le potenzialità complessive della capacità produttiva della montagna solo in questo settore. Per questo è necessario il coinvolgimento degli Enti locali nel processo di riassegnazione delle concessioni idroelettriche e in progetti nel campo dell’energia e dell’ambiente, che consentirebbero la valorizzazione del patrimonio forestale montano che è spesso di proprietà pubblica e che garantirebbe di spendere in Italia soldi che oggi vengono dirottati all’estero”. (com)