• Dicembre 16, 2015
di anci_admin

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Infanzia e adolescenza – Anci in audizione alla Camera, Chiofalo e Palmieri: “Coordinare azioni e ottimizzare risorse”

Programmare, coordinare e riequilibrare le risorse che lo Stato destina ai servizi per l’infan...

Programmare, coordinare e riequilibrare le risorse che lo Stato destina ai servizi per l’infanzia; approvare al più presto i livelli essenziali delle prestazioni; ribadire la centralità della scuola e dei servizi educativi e puntare forte sulla formazione e sul contrasto alla dispersione scolastica. Sono questi i punti salienti che ieri pomeriggio Anci ha portato  all’attenzione della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza, dove le assessore alla scuola di Pisa e Napoli, Marilù Chiofalo e Annamaria Palmieri, sono state audite in rappresentanza dell’Associazione sullo schema del IV Piano nazionale di azione per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei bambini in età evolutiva, alla redazione del quale hanno contribuito – insieme all’assessora di Torino Maria Grazia Pellerino – presso l’Osservatorio Nazionale Infanzia Adolescenza. 
“Un’audizione – spiegano a margine dell’appuntamento Chiofalo e Palmieri – che è servita per ribadire, innanzitutto, come sia indispensabile il superamento della  frammentazione organizzativa e legislativa in materia, che deve essere sostituita da una pianificazione di azioni trasversali ad ogni settore per dato livello di governo, con un coordinamento dal livello nazionale a quello regionale e comunale, e in particolare in campo scolastico, sociale, sanitario, educativo e della giustizia minorile. Per fare questo – rimarcano le due assessore– serve passare dai finanziamenti spot a piani continuativi di finanziamento, programmando gli stessi nel passaggio da Stato centrale a enti territoriali evitando le sperequazioni in quelle Regioni dove la spesa dedicata è minore. Su tutti questi temi abbiamo sperimentato – e ne siamo grate – massimo impegno e forte coesione con tutti i soggetti dell’Osservatorio, in un contesto culturale che fa molto ben sperare per il futuro”.
Nel ribadire l’auspicio di una “rapida approvazione, nella legge di Stabilità e attraverso fondi dedicati,  dei livelli essenziali delle prestazioni e della loro esigibilità tramite risorse continuative”, le rappresentanti Anci hanno poi portato all’attenzione della Commissione un altro tema centrale, quello della centralità della scuola e dei servizi educativi. “La scuola – hanno rimarcato –  può spezzare la spirale che porta i ragazzi di famiglie anche culturalmente più povere ad abbandonare precocemente gli studi e a scivolare verso l’emarginazione sociale. Inoltre, qualità e accessibilità generalizzata dei percorsi educativi dalla prima infanzia rappresentano il mezzo più potente per evolvere una comunità di adulti autonomi, liberando le risorse per l’assistenza di chi è in difficoltà. Per questo è necessario un ulteriore passo in avanti per combattere gli effetti delle diseguaglianze sociali attraverso interventi che coinvolgono attivamente la scuola , sin dai primissimi anni di vita, e il mondo della formazione”. Chiofalo e Palmieri hanno inoltre, facendo riferimento all’attuale percorso per la legge delega sullo 0-6, sollecitato il Parlamento ad un “investimento continuativo” da parte dello Stato per lo 0-6 e  il “superamento della definizione di servizi a domanda individuale per i nidi e  per la refezione, servizi che oggi rimangono un impegno quasi esclusivo dei Comuni, che di fatto si pongono a garanzia dell’inclusione dei più piccoli”.
Infine la formazione e il contrasto all’abbandono scolastico. Sul primo tema le assessore  di Pisa e Napoli sono tornate a chiedere “Piani sistematici per il personale docente e ausiliario nelle scuole sui temi chiave come inclusione delle differenze e in particolare delle diversabilità, Bes, di genere, e degli allievi e allieve con background migratorio” che devono essere accompagnati da “finanziamento statale ai Comuni che sostengono il peso delle misure di assistenza e accoglienza”. Sul contrasto alla dispersione scolastica hanno invece ribadito “la centralità dei Comuni, se si vuole affrontare  in maniera sinergica il problema.  Ma per fare questo – hanno concluso Chiofalo e Palmieri servono “azioni sistematizzate di ricerca e formazione per chi, insegnanti o genitori, ha responsabilità e funzioni educative, di orientamento, di innovazione dei processi e degli spazi di apprendimento, aggregative socializzanti, ludico-ricreative e di rafforzamento della motivazione e delle competenze; il tutto finalizzato a praticare un sistma coerente in  ‘orizzontale’ e ‘verticale’, magari sotto la regia dei Comuni,  che deve essere dialogante a tutti i livelli e non procedere frammentata, separata, settorializzata. (ef)