• Dicembre 14, 2015
di anci_admin

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Immigrazione – Bianco a Londra: “Europa creda di più nella propria identità”

Una poesia di diciassette versi, uno per ogni lapide del mausoleo eretto nel cimitero di Catania per...

Una poesia di diciassette versi, uno per ogni lapide del mausoleo eretto nel cimitero di Catania per dare riposo ai migranti annegati nel maggio del 2014 a Lampedusa. Con questi versi del premio nobel nigeriano Wole Soiynka, il sindaco di Catania Enzo Bianco ha voluto chiudere il suo intervento come principale oratore dell’odierna giornata della Conferenza internazionale sui migranti, svoltasi sabato 12 dicembre nella Central Hall Westminster a Londra e organizzata da Society of Black Lawyers e Association of Muslim Lawyers.
La Conferenza, dal titolo "I migranti hanno un futuro in Europa?", si è articolata in diversi seminari di discussione che hanno acceso i riflettori sull’efficacia dell’azione dell’Europa ma anche sulle storie vissute dai migranti. Nel suo discorso, Bianco ha parlato dello straordinario slancio di umanità dei catanesi nel dare soccorso e accoglienza alle migliaia di migranti salvati nel Mediterraneo, dello sforzo delle istituzioni per dare a tutti una dignitosa assistenza e della pietà per quegli uomini, donne a bambini che, fuggendo da guerre e fame, hanno trovato nel Mare nostrum la morte anziché la libertá. E ha parlato della Sicilia, che, da terra d’emigrazione è diventata terra d’immigrazione. Un anello di congiunzione tra le due culture.
"Noi siamo e ci sentiamo – ha spiegato – sia parte essenziale del Mediterraneo, delle grandi civiltà che hanno segnato la storia dell’uomo, sia, insieme, orgogliosamente cittadini europei".
Ma Bianco, che è anche presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni dell’Ue, non ha mancato di sottolineare da una parte la straordinaria reazione dell’Italia dei Comuni e dall’altra i ritardi dell’Europa nell’affrontare un fenomeno senza precedenti e che durerá per molti anni ancora. Una migrazione di massa quale mai i tempi  moderni hanno conosciuto.
"Ci sono volute immani tragedie – ha aggiunto – migliaia di persone annegate nel Canale di Sicilia, agghiaccianti morti di bambini per svegliare alcuni governi e convincerli a strapparsi dagli occhi la benda dell’egoismo e recuperare la propria umanità". (com)