- Novembre 23, 2015
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Scuola – Buone Prassi 2015, Chiofalo (ass. Pisa): “Evento di oggi ci motiva ad ulteriori miglioramenti”
“La scelta di Anci di fare il punto a Pisa sui servizi 0-6 è un riconoscimento che ...“La scelta di Anci di fare il punto a Pisa sui servizi 0-6 è un riconoscimento che ci riempie di gioia e motiva a ulteriori miglioramenti. Siamo impegnati a contribuire attraverso le nostre esperienze di ricerca e sperimentazione didattica alla discussione nazionale ed europea sull’innovazione analogica nei processi di apprendimento da zero a diciotto anni, e sull’uso di tecnologie digitali che ne favoriscano lo sviluppo”. Così l’assessore alle Politiche socio-educative del Comune di Pisa, Marilù Chiofalo, nel giorno del seminario sulle buone pratiche nei servizi per l’infanzia 0/6, organizzato da Anci e Comune di Pisa proprio nel capoluogo toscano.
“Con le colleghe di Torino e Napoli e il supporto di tutta la Commissione Istruzione di Anci e del suo prezioso staff – spiega Chiofalo – abbiamo inserito con successo nel Piano Nazionale Infanzia Adolescenza schede di azione ispirate alle migliori pratiche dei Comuni, e con la Commissione Istruzione presieduta dalla collega di Firenze abbiamo prodotto significativi emendamenti alla Buona Scuola in fase di consultazione ed esposto alla ministra Giannini le nostre idee sulle opportunità e criticità di attuazione della L.107 su 0-6, inclusione delle diversabilità, e edilizia scolastica, e in questo lavoro di attento monitoraggio siamo adesso impegnati".
“Il comune di Pisa – continua l’assessore toscano – è da tempo in prima linea nel settore servizi all’infanzia ai quali dedica, tra i primi in Toscana e tra i pochi in Italia, il 6% del bilancio di spesa corrente, e una più recente conferma dell’investimento occupazionale nel settore con i concorsi per insegnanti di nido e scuola d’infanzia. A questo impegno corrisponde una alta capacità di risposta alla domanda con il 100% di soddisfazione della domanda reale sia sui nidi che sulle scuole materne, e una copertura della domanda potenziale che sfiora il 50% per i nidi e il 100% per le scuole d’infanzia, di cui tre comunali, in un regime tariffario in cui le famiglie partecipano in media al 20% del costo del servizio”.
Ma come avviene il processo di misurazione della qualità della buona pratica? “Attraverso un sistema di indicatori complesso – risponde Chiofalo – per la qualità educativa e gestionale predisposto dal coordinamento pedagogico di area pisana con la supervisione dell’Istituto degl’Innocenti e la partecipazione di un team di insegnanti rappresentativo di tutti i servizi, e che hanno poi effettuato la misura in tutti i servizi sia a titolarità pubblica che privata dei sei Comuni (Calci, Cascina, Pisa, San Giuliano T., Vecchiano e Vicopisano) della Conferenza Educativa zonale, che peraltro possiede anche un procedimento unico di area per l’accreditamento”. (com/ef)