- Novembre 17, 2015
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Turismo – Gnassi: “Dalla parte del turista che vive di esperienze, Italia punti su sistemi integrati accoglienza e trasporti”
“Oggi non ci sono più turisti e neanche viaggiatori, ci sono city users che cercano esp...“Oggi non ci sono più turisti e neanche viaggiatori, ci sono city users che cercano esperienze. Qui dobbiamo collocare le nostre azioni perché i nostri giacimenti devono essere attrattivi, fruibili, produrre economia e posti di lavoro. Nella differenza tra i nostri ‘giacimenti’ che fanno in modo consolidato dell’Italia la prima meta desiderata e i servizi alle persone e la qualità dei contesti urbani nelle quali sono avvolti i nostri ‘giacimenti’ sta il gap da colmare dato dalla carenza di sistemi integrati di accoglienza, logistica, trasporti e contesti urbani degradati”. Lo ha detto il delegato al Turismo e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, in un passaggio del suo intervento alla Sessione Programmatica Cncu-Regioni 2015, sul tema Cibo: educazione, politica, cultura. L’incontro organizzato, oggi e domani al Palacongressi Rimini, dal ministero dello Sviluppo economico in partnership con la Regione Emilia- Romagna, è stato un moneto di confronto tra consumatori, utenti e istituzioni locali.
Gnassi, intervenuto in rappresentanza del presidente Anci, Piero Fassino, ha ricordato come da tempo gli italiani hanno ampliato il loro concetto di ‘vacanza al mare’ ricercando esperienze diverse e variegate, anche non conformi tra loro. Ciò sta a significare che i turisti contemporanei vogliono esplorare: in una settimana di soggiorno al mare affiancano alla spiaggia alcune visite culturali, esplorazioni nella natura, scoperte gastronomiche, momenti di contatto con le esperienze culturali locali, attività fisica anche slow, e molto altro ancora. Questo perché – evidenzia il delegato Anci al turismo – è aumentata in maniera esponenziale la domanda di una vacanza balneare “multisensoriale e multiesperienziale”.
Nello specifico, secondo il sindaco di Rimini, tre sono gli elementi che stimolano di più i turisti di oggi. Da un alto essi sono “coinvolti nell’autenticità: non è più sufficiente, per molti turisti, soggiornare in maniera passiva in una destinazione; essi vogliono partecipare attivamente alla socialità del luogo e vivere la vita che conducono i residenti”. Inoltre, essi cercano “una vera food immersion, sia perché l’Expo ha acceso ulteriormente i riflettori sul tema, sia perché gli italiani hanno affinato la propria conoscenza e curiosità in termini di cultura enogastronomica. Fatto sta che la tematica ‘food’ – nota Gnassi – non è più una moda ma un pilastro delle vacanze degli Italiani, anche di quelle balneari”,.
Infine, il turista “cerca ormai una ricettività alternativa: da questa esigenza deriva l’incremento della ricettività “non convenzionale” per le località balneari, quindi i B&B e gli appartamenti gestiti, però, con moderni sistemi di scambio e/o affittanza (Air b&b). Ma anche l’attenzione all’alloggio che propone cibo tipico ‘autentico’”, conclude il delegato Anci. (gp)