• Novembre 3, 2015
di anci_admin

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Maltempo – Pepe: “Serve sistema di allerta a livello nazionale. Bene rassicurazioni Governo”/2

Una situazione ai limiti è quella descritta dal sindaco di Benevento Fausto Pepe a quindici g...

Una situazione ai limiti è quella descritta dal sindaco di Benevento Fausto Pepe a quindici giorni dall’alluvione che ha colpito il capoluogo sannita e la provincia. Per questo motivo “lo stato di emergenza – afferma Pepe – è un atto necessario”.
“I soli danni alla parte pubblica – spiega – ammontano a circa 24 milioni di euro ed è ancora in corso la definizione del danno ai privati. Gran parte del comparto produttivo cittadino è stato pesantemente danneggiato.  Danni anche al patrimonio abitativo comunale. “Almeno tre le aree urbane invase dalla furia dell’acqua con danni pesantissimi a molte abitazioni. Danneggiate anche ben cinque strutture sportive e polifunzionali.  Gravissimi i danni al sistema idrico e fognario, quest’ultimo andato in tilt per l’enorme quantità di fango convogliato.   
“In provincia l’alluvione ha quasi distrutto il comparto agricolo, una fetta importantissima del Pil sannita, oltre alle infrastrutture di collegamento e dei servizi. Si pensi che alcuni comuni sono ancora senz’acqua potabile”.
“In questa situazione lo stato di emergenza è un primo atto necessario – rimarca con forza il sindaco – se non ci fosse questa possibilità garantita dalla legge,  l’intera spesa ricadrebbe sui Comuni e quindi sui cittadini che, come è facile immaginare, non potrebbero mai sostenere questo peso da soli.  Apprezzo dunque le parole del premier che ha garantito che queste prime misure verranno approvate nel prossimo Consiglio dei Ministri.
“Il Governo c’è stato. I ministri Galletti, Alfano e Martina sono stati qui nei giorni immediatamente successivi all’alluvione e ci hanno rassicurato sulla celere adozione di questi primi provvedimenti di competenza del Consiglio dei Ministri. La dichiarazione dello stato di emergenza regionale c’è stata, ora attendiamo il riconoscimento nazionale come punto di partenza.
“Ciò che serve in questo momento – auspica Pepe – è ciò che dovrà avvenire successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza ovvero misure speciali, non solo finanziarie ma anche di prospettiva ed opportunità. Questa catastrofe ha, infatti, colpito un’area interna del Mezzogiorno d’Italia, già caratterizzata dalle fragilità strutturali tipiche di queste aree del Sud: gap infrastrutturale materiale ed immateriale, basso livello di investimenti privati, contrazione del sistema creditizio, basso livello di capitale sociale, alti tassi di disoccupazione con picchi nei segmenti giovanile e femminile, per ricordarne alcune.
“Per questo – ci tiene a sottolineare il sindaco Pepe – la rete di collaborazione solidale tra imprese, volontariato, associazionismo laico, cattolico e sindacale e delle istituzioni del territorio che ha lavorato fin dal primo momento, attende dal premier e dal Governo di essere messa alla prova per promuovere quello che vogliamo che sia il ‘Progetto di sviluppo Sannio’. (com/fdm)