• Novembre 3, 2015
di anci_admin

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Città e Università – A Camerino una sinergia vincente dal 1339

In anticipo sul futuro. Si potrebbe riassumere in uno slogan il rapporto tra la città di Came...

In anticipo sul futuro. Si potrebbe riassumere in uno slogan il rapporto tra la città di Camerino ed il suo antico ateneo. Una sinergia che, favorita dalle dimensioni e dalle condizioni geografiche di “isolamento”, va avanti dal 1339.  Senza scomodare la storia, tuttavia, il recente passato mostra segni di lungimiranza in considerazione delle ultime direttive per la promozione delle università italiane, che hanno fatto assistere ad un accordo tra Anci e Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. A Camerino, infatti, la sinergia da più parti stimolata è una realtà già da anni, con il dichiarato obiettivo sia da parte dei rettori che si sono succeduti negli ultimi anni, sia da parte dei sindaci, di dare vita nel cuore delle Marche ad una città-università e non più, solo, ad una città universitaria. L’elenco delle collaborazioni e delle iniziative portate a termine, più o meno impegnative anche sul piano economico, è lungo e particolarmente variegato, ed ha subito una forte accelerazione negli ultimi due anni.
Un rapporto organico di cooperazione che ha l’ambizione di trasformarsi in simbiosi, a cominciare dalle strutture. Molti sono stati gli accordi per gli scambi gratuiti di edifici che potessero risultare maggiormente funzionali alle attività dell’Università di Camerino. L’ultimo esempio è quello del palazzo che ospiatava il Tribunale di Camerino. E’ da un fatto sicuramente negativo, come la soppressione del piccolo tribunale camerte, infatti, che la sinergia tra Università e Amministrazione ha fatto nascere un grande progetto, con l’ex sede del palazzo di giustizia che ospiterà la nuova e funzionale sede del corso di laurea in informatica di Unicam.
Si tratta, chiaramente, solo di un esempio tangibile di come le due istituzioni abbiano da tempo avviato un percorso virtuoso non solo di cooperazione, ma di vera e propria fusione, con la città che mette a disposizione servizi agli studenti, attraverso lo studio di iniziative che consentono agli iscritti di Unicam di ricevere, compatibilmente alle norme di legge, lo stesso trattamento riservato ai cittadini residenti. Oltre, ovviamente, ad una serie di agevolazioni strutturate dai due enti e proposte a quelle aziende private che operano sul territorio non solo di Camerino, ma dell’intero Alto Maceratese.
“Siamo convinti – spiega il sindaco Gianluca Pasqui – che l’organizzazione posta in essere da Camerino e dall’Università di Camerino nella gestione dei rapporti possa costituire un esempio per il Paese. Il territorio, e con esse anche le difficoltà oggettive con cui siamo costretti a fare i conti, ha favorito lo sviluppo di percorsi comuni in anticipo sui tempi”. (com/ef)