• Novembre 2, 2015
di anci_admin

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Università e città – Depaoli (Pavia): “Numerosi terreni di collaborazione, dialogo con territorio è strategica”

“Una delle nostre imprese più innovative è una start up, partita con pochi dipen...

“Una delle nostre imprese più innovative è una start up, partita con pochi dipendenti e nel giro di pochi anni arrivata a 40; è un’azienda di software fondata da due laureati a Pavia che dopo la laurea sono rimasti qui a vivere. Questo l’esempio di come l’Università, specie nelle città di medie dimensioni, può essere attore fondamentale di sviluppo per il territorio”. Lo afferma il sindaco pavese Massimo Depaoli che sottolinea l’importanza del protocollo firmato durante l’assemblea Anci di Torino da Anci e da Crui per sviluppare una sinergia tra Comuni ed Atenei nella crescita dei territori, sulla falsariga dell’idea che negli anni novanta, diede vita al progetto di studio sull’alleanza delle autonomie.
Secondo Depaoli, sono numerosi i terreni di collaborazione da sviluppare tra municipi ed Università, l’urbanistica, innanzitutto. “In altre città per evitare errori del passato, è successo che università avesse bisogno di espansione e lo ha fatto fuori dalla programmazione urbanistica. Con il risultato – spiega il sindaco pavese – che alcune zone della città sono diventate monofunzionali con concentrazione di studenti universitari che la sera si svuotano con problemi”. Accanto a questo vi è poi il tema della mobilità e della pianificazione territoriale. “Nelle città medie, con una presenza numerosa di studenti, oltre che di over 65, bisogna operare delle scelte mirate nell’offerta dei servizi ai cittadini”, ricorda Depaoli. Senza dimenticare il settore dell’innovazione, dove l’università “può fornire competenze che ente locale può spendere nell’efficienza energetica piuttosto che nella semplificazione”.
Ma l’aspetto del protocollo che più attira l’attenzione del sindaco è la sinergia tra gli attori territoriali. “Il dialogo con loro è strategico, e a Pavia lo abbiamo già sperimentato grazie al dinamismo del rettore che ha persino creato una delega alla terza missione, né didattica né ricerca, cioè al rapporto con territorio. Ci siamo trovati varie volte con associazioni di categoria e le fondazioni e le banche e gli operatori del territorio per affrontare i riflessi di expo sulla città, piuttosto che lo spazio museale condiviso”, ricorda Depaoli. Che si augura che “il dialogo continui grazie anche alla spinta” che arriverà dal Protocollo Anci-Crui. (gp)