- Ottobre 30, 2015
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Orlando: “Nella stagione delle riforme città e comuni un peso importante”
TORINO - “Anci offre un’immagine forte e positiva del nostro paese, la piu vicina alla r...
TORINO – “Anci offre un’immagine forte e positiva del nostro paese, la piu vicina alla realtà quatidiana degli italiani. Ho trascorso diciotto anni della mia vita come amministratore locale e conosce le difficoltà e le fatiche di un simile impegno. Nella mia esperienza di ministro della giustizia mi capita a volta di dialogare con figure parlamentari che hanno poca dimestichezza con i problemi dello Stato, mai mi capita di imbattermi in sindaci che non abbiano chiari i compiti o non abbiamo il polso della situazione delle comunità”. Così Andrea Orlando, ministro della Giustizia, in occasione dell’Assemblea Nazionale Anci.
“Viviamo in tempi di forte affanno delle istituzioni democratiche – ha detto Orlando – e ciò rende preziosa e insostituibile la funzione di collante che gli enti locali non mancano di esercitare. Mi auguro che questa funzione possa continuare ad aderire anche ad un interesse generale del Paese.
“La stagione delle riforme che si è aperta non è un caso che sia imperniata su una riforma costituzionale che prova a mettere ordine dove negli anni scorsi si è molto pasticciato. Mi riferisco – ha sottolineato – al tema del federalismo, e dunque dei rapporti fra stato centrale e enti territoriali”.
Per il ministro della Giustizia, “i comuni offrono un punto di osservazione privilegiato per giudicare i processi di riforma in corso. In questa configurazione istituzionale, – ha aggiunto -città e comuni acquistano un peso che non hanno mai avuto in passato”. Ciò detto, “muoversi verso un assetto di tipo federale richiede però, un maggiore investimento sulle politiche di coesione, una maggiore sensibilità per i motivi che uniscono”
Per Orlando fondamentale è la programmazione. “Dobbiamo studiare come dare al nostro paese un’infrastrutturazione forte, anzitutto sul piano logistico e industriale. Un programmazione che deve essere pensata fuori dall’eccesso di centralismo e fuori dal gretto localismo”.
"Serve programmazione attraverso un dibattito aperto, pubblico, trasparente – ha ribadito –. Ci vogliono risorse ma anche metodo e uno spirito di squadra che troppe volte è mancato".
In merito al passaggio delle spese degli uffici Giudiziari dai Comuni al Ministero, Orlando ha sottolineato come questa sia una misura voluta insieme all’Anci perché si inserisce in una profonda riorganizzazione del sistema della giustizia. “Dobbiamo dare alle città una giustizia civile che funzioni – ha evidenziato –. Siamo ancora lontani dai tempi accettabili nella definizione delle liti, ma la direzione intrapresa è quella giusta”.
Sul credito che i Comuni vantano nei confronti dello Stato, pari a circa 700 milioni, per Orlando, “la proposta dell’Anci di affrontarlo con una rateizzazione pluriennale può offrire un principio di soluzione”.
Parlando del sistema della giustizia, il ministro della Giustizia ha sottolineato l’impegno del governo nella lotta alla corruzione. "Pochi giorni fa è stato presentato il rapporto sull’attività dell’Italia per l’attuazione della convenzione Onu contro la corruzione. Dal rapporto emerge che sia sotto il profilo della disciplina legislativa, sia in riferimento al funzionamento degli apparati giudiziari e amministrativi deputati al contrasto della corruzione, l’Italia ha fatto importanti passi avanti negli ultimi due anni".
Orlando, ha voluto chiudere il suo intervento ricordando Laura Prati, sindaco di Cardano al Campo, in provincia di Varese, uccisa nel 2013. “Una giovane sindaca, una bravissima amministratrice che è stata uccisa, due anni fa, mentre compiva il suo dovere. Non aveva altra colpa che quella di fare bene il suo lavoro, con fermezza e dignità. A lei – ha concluso – va il mio saluto commosso, e credo anche quello di tutti voi”. Leggi gli interventi del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan e del ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini. (fdm)