- Settembre 29, 2015
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Fondi strutturali – QEL Sole24Ore, interventi di sviluppo urbano nei programmi delle Regioni Competitività
di Simona Elmo (*) e Francesco Monaco (**) Il regolamento Ue 13012013 stabilisce c...di Simona Elmo (*) e Francesco Monaco (**)
Il regolamento Ue 13012013 stabilisce che almeno il 5% delle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Fesr sia destinato allo Sviluppo Urbano Sostenibile. La previsione è stata accolta da quasi tutte le Regioni italiane del Centro Nord ed, anzi, in alcuni casi, essa è stata notevolmente innalzata. Gli strumenti prescelti per attivare gli investimenti sono due: assi di intervento dedicati allo sviluppo urbano o, in alternativa, è previsto il ricorso ad "Investimenti Integrati Territoriali" (Iti).?Questo dato risulta da una recente analisi svolta dall’Area politiche di coesione territoriale Anci in collaborazione con il Dipartimento Fondi Europei di Ifel su tutti i documenti operativi regionali approvati dalla Commissione Ue.?Lo studio ha appurato inoltre che a dimensione finanziaria degli assi dedicati allo sviluppo urbano o le azioni integrate previste in ambito urbano attraverso Iti oscilli tra valori che vanno dal 5% al 15% circa del totale complessivo dei Programmi operativi Fesr.
Investimenti previsti dalle Regioni
L’investimento più consistente è previsto nel Po Fesr della Regione Veneto. La dotazione finanziaria dell’Asse 6 del programma "Sviluppo urbano sostenibile" è infatti di 38.500.000 di euro (pari al 12,83% delle risorse totali Fesr del Por). Destinatarie sono le e aree urbane che ruotano intorno a Vicenza, Padova, Treviso, Verona e dai comuni urbanizzati di cintura ad esse limitrofi e l’area metropolitana di Venezia (peraltro beneficiaria anche del Pon Metro). Oltre a quelle individuate, in seguito potranno essere selezionate ulteriori aree in possesso di determinati requisiti, tra i quali, la presenza di un "polo" di servizi e una popolazione non inferiore a 100.000 abitanti.?
L’Asse "Città" del Po Fesr Liguria prevede un investimento pari a 20.000.000 di euro a valere su risorse Fesr (al netto del cofinanziamento nazionale) pari al 10,19% della dotazione complessiva Fesr del Po. Le realtà urbane destinatarie dell’Asse Città, sono: Genova, capoluogo di regione (beneficiaria anche del Pon Metro), La Spezia, Imperia, Savona e Sanremo, realtà amministrativa che coprono un bacino d’utenza di dimensioni demografiche medie intorno ai 150.000 abitanti.?
La dotazione finanziaria dell’Asse 6 "Sviluppo Urbano sostenibile" del Por Fesr Umbriaè pari all’8,6% delle risorse complessive Fesr, per un ammontare totale di 15.408.200 euro in quota Fesr (risorse ulteriormente integrate con il 2% di risorse del Po cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, pari a 4,5 milioni di euro). Gli investimenti saranno realizzati nei 5 poli urbani regionali (Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto). Come nel precedente PO, la Regione delegherà alle aree interessate le funzioni di attuazione, conferendo loro lo status di organismi intermedi del programma. ?
In Toscana un asse urbano del Por Fesr promuove investimenti pubblici per un valore di 24.605.712 di euro (pari al 6,21% del totale) attraverso l’attivazione Progetti di Innovazione Urbana (Piu). I Piu saranno concentrati su interventi ad incrementare la disponibilità di servizi sociali e sanitari per categorie fragili e migliorare l’inclusione sociale oltrechè a conseguire l’eco-efficienza del patrimonio edilizio pubblico, la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica, il miglioramento la mobilità urbana. Destinatari degli investimenti sono i Comuni ricadenti nelle cosiddetti «Functional Urban Areas»: Montecatini Terme, Poggibonsi, Massa, Santa Croce sull’Arno, Prato, Carrara, Livorno, Piombino, Cecina, Pontedera, Lucca, Pistoia, Pisa, Empoli. L’area metropolitana di Firenze sarà beneficiaria del Pon Metro.?
Per la Lombardia l’Asse V Po Fesr mobilita 30.000.000 di euro (pari al 6,18% dell’intero programma). Gli interventi dovranno muoversi verso il riequilibrio sociale, economico, territoriale ed ambientale e godranno anche di una dotazione aggiuntiva di 20 milioni di euro a carico del Por Fse. Estrema la scelta di concentrazione territoriale: gli interventi, infatti, riguarderanno i Comuni di Bollate e di Milano, che come città metropolitana sarà destinataria degli interventi previsti nel Pon Metro.?
L’Asse 6 del Po Fesr Emilia Romagna stanzia 15.006.858 di euro (pari al 6,23% del totale) in investimenti per i 9 capoluoghi di provincia più il comune di Cesena. Si tratta di Città comunemente caratterizzate da una dotazione di funzioni strategiche e servizi ad alta specializzazione economica, scientifica, culturale, capaci di svolgere una funzione di poli attrattori rispetto ai sistemi territoriali di area vasta di cui sono perno. Ad integrazione della strategia sulle aree urbane verranno considerati gli interventi per la Città Metropolitana di Bologna, finanziati nell’ambito del Pon Metro, in cui ricadranno interventi di attuazione dell’Agenda Digitale. ?
Si limitano alla "riserva minima" del 5% Fesr, gli investimenti da realizzare nelle aree urbane dei Po delle regioni Friuli Venezia Giulia e Piemonte, che destinano all’Asse "Sviluppo urbano", rispettivamente 5.794.456 di euro (5,02% del totale Fesr) e 24.146.118 di euro (5% del totale Fesr). La Regione Fvg ha deciso di concentrare le risorse dedicate all’Asse VI "Sviluppo urbano" sui 4 capoluoghi di Provincia che, attraverso il loro potenziamento, dovrebbero trasformarsi in "motori" di crescita e competitività per l’intera regione. La Regione Piemonte ha escluso dagli interventi dell’Asse dedicato allo Sviluppo urbano, la Città di Torino, in quanto destinataria degli interventi previsti nel Pon Metro. L’individuazione dei 7 Capoluogo di Provincia – Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli quali "zone bersaglio", è avvenuta facendo ricorso a criteri basati sulle funzioni urbane afferenti ai servizi offerti a cittadini e imprese e sulla dimensione demografica.?
La Regione Marche intende attivare fino ai 3 Iti urbani, previa selezione delle strategie urbane proposte dai 5 capoluoghi di provincia e dal Comune di Fano. Alle azioni strategiche in ambito urbano è destinato un ammontare di risorse finanziarie pari al 5,24% del totale complessivo del Programma, per un valore di 8.839.653,89 di euro, pari al 5,24% della dotazione complessiva. Il Por Fse concorrerà agli investimenti con una quota pari a 2 mln di euro.?
La Regione Lazio, unica nel panorama insieme alla Valle d’Aosta, non ha previsto un Asse dedicato allo Sviluppo urbano né il ricorso ad Iti. ?Il Po Fesr del Lazio ha optato per la definizione di alcuni ambiti tematici in cui indirizzare le azioni che impattino sulle aree urbane regionali (compresa l’Area metropolitana di Roma, beneficiaria del Pon Metro), in particolare a valere sugli Assi "Competitività" e "Sostenibilità energetica e mobilità". Sono stati inoltre individuati percorsi di valorizzazione turistico-culturale su specifici progetti che riguarderanno: "La porta della memoria" di Cassino (FR), i "Segni creativi" di Civita Bagnoregio (VT), la Torre di Mola di Formia (LT), il Museo Archeologico di Rieti ed i "Mercati di Traiano – Museo Abitato" di Roma.
(*) Dipartimento Fondi Europei Ifel
(**) Area politiche di coesione territoriale Anci